In tanti prendono le distanze, non il Consiglio Valle: è polemica. VdA Futura invece gli fa i complimenti
«Lo sdegno degli autonomisti è durato il tempo di un comunicato stampa». Così le consigliere di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz e Chiara Minelli commentano la scelta di giovedì sera dei gruppi consiliari di maggioranza di rinviare la discussione della risoluzione che doveva far prendere al Consiglio Valle le distanze dalle dichiarazioni negazioniste di Diego Lucianaz. La seduta, che doveva proseguire fino alle 22, è stata fatta terminare intorno alle 20. «La gestione dei lavori del presidente Bertin continua a lasciare esterrefatti, - dichiarano Erika Guichardaz e Chiara Minelli - mentre permane l’ambiguità nei rapporti tra Lega e autonomisti che così facendo hanno evitato dichiarazioni imbarazzanti di presa di distanza fra loro».
«Poco prima delle 20, - la replica di Alberto Bertin - è stata richiesta una conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori della seduta consiliare, visto che l’ordine del giorno non era terminato e, verosimilmente, non sarebbe stato ultimato entro le 22 essendo state iscritte in aula 3 ulteriori risoluzioni». «Sulla scorta di queste considerazioni, - aggiunge Alberto Bertin - tutti i capigruppo, senza che ci fosse alcuna obiezione, hanno assunto la decisione di chiudere i lavori subito dopo la discussione dell’ultima mozione all’ordine del giorno».
«La negazione dell'esistenza di un'emergenza Covid-19 rappresenta la negazione della sofferenza che ha coinvolto tutta la comunità valdostana e dell'impegno di tutti coloro - operatori sanitari, protezione civile, volontari - che in prima persona sono stati coinvolti nella lotta alla pandemia». Con una nota, anche il Consiglio permanente degli enti locali valdostani (Cpel) prende le distanze dalle affermazioni sulla pandemia pronunciate in Consiglio Valle dal consigliere della Lega Diego Lucianaz.
«In certi casi il silenzio è d'oro» sostiene l'assessore Luciano Caveri. «Sintetizzo così, senza riportare le frasi specifiche, che disegnano la pandemia come una mascarade (in italiano si può tradurre con pagliacciata, farsa). Sue opinioni, naturalmente, che non condivido, perché considero che il Covid sia stata una cosa serissima, grave e luttuosa, con pesanti costi economici e sociali». Su Lucianaz, Luciano Caveri è duro: «Il suo comportamento va condannato, senza se e senza ma. Chichessia si assume sempre in libertà la responsabilità di quel che dice, ma liberi altrettanto gli altri di dire che queste esternazioni sono gravi e inconcepibili per chi siede in Consiglio Valle. Personalmente ritengo che certe sortite siano una bruttura per le istituzioni democratiche e offensive di fronte al dramma del Covid».
«Almeno 178 mila morti solo in Italia (ad oggi sono 178.275 ) e oltre 6 milioni a livello globale (ad oggi sono 6.574.859).
Numeri che dovrebbero far riflettere anche i più accaniti negazionisti della pandemia, soprattutto se ricoprono incarichi istituzionali e di conseguenza dovrebbero, prima di parlare, badare bene al peso delle loro parole». Lo scrive, in una nota, l'Ordine dei medici e degli odontoiatri della Valle d'Aosta esprimendo preoccupazione e ritenendo che «tali affermazioni rechino danni alla salute dei cittadini e disprezzino l'articolo 32 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività».
Intervengono pure i sindacati di tutta la dirigenza sanitaria (medica, non medica e veterinaria): «Proprio ora, che la pandemia, anche per merito della vaccinazione, sembra aver ridotto la sua virulenza con un progressivo e difficile ritorno alla normalità - si legge in una nota - abbiamo tutti il dovere di non dimenticare ognuna delle troppe vittime del Covid-19, in Italia e nel mondo». «La cosa più grave, le affermazioni del neo consigliere Lucianaz sono state pronunciate in un contesto istituzionale: come cittadini valdostani e come lavoratori della Sanità ci sentiamo profondamente lesi dalle sue affermazioni e prendiamo le distanze dalle sue frasi».
Non tutti contro Diego Lucianaz. VdA Futura per esempio «ringrazia il consigliere regionale Diego Lucianaz che in occasione del suo insediamento in Consiglio regionale, ha dichiarato con coraggio, determinazione e chiarezza, il suo pensiero relativamente alla gestione politica nazionale e regionale della cosiddetta pandemia da Covid-19».
VdA Futura sottolinea, inoltre, «la miopia della classe politica che di fronte alle evidenze scientifiche e tecniche sulla “sommaria ed incompleta” sperimentazione dei vaccini, sulle tante dannose conseguenze sulla salute dei vaccinati e sulla loro ormai conclamata inefficacia protettiva, a fronte dell’efficacia delle terapie precoci domiciliari adottate con successo da medici su base volontaria, si ostina a difendere protocolli sanitari non più credibili e si accanisce contro chi ha il coraggio di sostenere posizioni autentiche e personali.
VdA Futura, coerente con la sua linea politica ribadita più volte in questo biennio, attraverso vari comunicati, auspica che la classe politica locale sappia superare diffidenze, malumori e personalismi e riesca a trovare il coraggio di rinnovarsi nelle convinzioni, nelle opinioni e nelle azioni al fine di assicurare ai valdostani un sistema sanitario adeguato, di porre fine a tutte le discriminazioni in atto e di porsi concretamente alla guida della comunità valdostana».