In pensione Silvio Ceriano, il barbiere pugile di Villeneuve Sessant’anni di professione: un pezzo di storia del paese

In pensione Silvio Ceriano, il barbiere pugile di Villeneuve Sessant’anni di professione: un pezzo di storia del paese
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L’ultimo taglio di capelli l’ha fatto a Clément Dupont, ex sindaco di Villeneuve con il quale ha condiviso tante battaglie politiche, in Comune, dove è stato consigliere e per 10 anni anche assessore. Silvio Ceriano, il barbiere di Villeneuve, ha tirato giù la serranda e dal 31 dicembre del 2020 è - questa volta davvero - in pensione. Sì perché alla bella età di 80 anni comunque qualche taglio lo faceva ancora, per esempio ai vecchi amici che lo trovavano in giro e che lo supplicavano: «Dai “fammi” i capelli, per favore». La stessa richiesta che non dovevi fargli 20 anni fa, nei pomeriggi d’estate. Il negozio era aperto però lui, Silvio Ceriano, era al Café Central, in piazza a Villeneuve, a guardare il Tour de France. E quelle 2 ore erano sacre: se ti sbagliavi a chiedergli di andare in negozio ti sentivi rispondere: «Torna dopo la fine della tappa».

La storia di quel salone in via Cerlogne, all’ingresso del borgo di Villeneuve, inizia nel mese di ottobre del 1960. «Sì, ho fatto 60 anni da barbiere, un bel traguardo» sospira Silvio Ceriano. «Sempre nella stessa bottega, se si escludono 3 anni tra il 1969 e il 1972 quando mi sono trasferito in piazza, nei locali poi ceduti alla sezione Avis di Villeneuve».

Da giovane Silvio Ceriano non voleva fare l’agricoltore, destino che «toccava» a molti suoi coetanei. Lui era piuttosto uno sportivo, correva in bicicletta. Poi la svolta. «Un mio grande amico, Vinicio Sedda di Aosta, era barbiere. Così imparai da lui quello che sarebbe diventato il mestiere della mia vita». E gli affari vanno subito bene. Si aggiudica una sorta di «appalto» del taglio dei capelli dei preti del Seminario, ad Aosta, che ai tempi - parliamo degli anni Sessanta e Settanta - era parecchio frequentato. «Ironia della sorte, io che sono stato “compagno” una vita, che in politica ho sempre guardato a sinistra, ho iniziato tagliando i capelli ai preti. Però questo non vuol dire niente. Anzi, io stesso da giovane ho studiato al Seminario» racconta Silvio Ceriano.

In quegli anni è uno dei pochi barbieri dell’Alta Valle: «Ce n’era un altro a Saint-Pierre, e poi da Villeneuve a Courmayeur solo uno a Morgex». Così spesso si ritrova la coda davanti al negozio. «Sembrava l’ambulatorio della mutua. E tra i miei clienti avevo anche l’assessore Guido Chabod, e poi tutti i Sindaci della zona».

Parallelamente Silvio Ceriano sviluppa una grande passione, quella per la boxe. Nel 1959, nel 1960 e nel 1961 è campione piemontese dei Super Welter tra i dilettanti. Nel 1961 inizia il servizio militare, nell’Aeronautica, e a gennaio del 1962 vince il campionato delle forze armate. «Erano anni che l’Aeronautica non si aggiudicava quel titolo, ero diventato un idolo per loro» racconta. Professionista dal 1962, categoria pesi Medi, il suo fu uno dei nomi più illustri della mitica Boxe Aosta. Disputò 41 incontri con 32 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte. «Ho combattuto in tutte le capitali d’Europa, grazie alla boxe ho girato parecchio» ricorda Silvio Ceriano. Imprese testimoniate dalle belle foto appese nel suo salone, accanto ai calendari osé, come «usava» una volta dal barbiere. Adesso, da pensionato, si dedica al giardinaggio e agli alberi da frutto, «aiutando mia moglie», Juliette Gorraz, sposata nel 1966. E all’occorrenza dà una mano ai due figli, Manuel e Sandro, nel negozio Villeneuve Stufe.

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