In pensione Donato Arcaro, volto noto della Biblioteca regionale

In pensione Donato Arcaro, volto noto della Biblioteca regionale
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Donato Arcaro, dipendente della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta, è in pensione da sabato scorso, 1° aprile. Volto noto ai numerosi utenti della struttura, ha avviato diverse iniziative, tra le quali le mailing list “historiens” e “auteurs”, che fanno capo al Servizio biblioteche, create in occasione del primo Forum degli storici valdostani, nel 2010. «Mi pare che in questi anni - osserva Donato Arcaro - siano divenute un utile canale di informazione per tutti gli appassionati, a vario titolo, di storia locale». Infatti gli iscritti non sono solo residenti in Valle d’Aosta, ma anche persone che si sono trasferite fuori regione oppure turisti. «Sono nato a Quart nel 1958 - racconta Donato Arcaro - ma 2 anni dopo mio papà Lino e mia mamma Luisa Desandré si sono trasferiti a Saint-Vincent. Quindi ho frequentato il Liceo Scientifico ad Aosta e, anche si mi ero diplomato con il massimo dei voti, ho scelto di lavorare subito. Ho vinto un concorso all’Usl e sono stato assunto come tecnico nel Laboratorio di Igiene e Profilassi, mentre studiavo biologia all'università, senza frequentare». Quando nel laboratorio compare un computer, Donato Arcaro scopre una nuova passione, tanto che la ditta che l’aveva installato nota il suo talento e gli offre un posto. Comincia così a lavorare per la Laboratorio di informatica di Alice Castello, in provincia di Vercelli, finché la troppa nostalgia per la Valle d’Aosta lo riporta a Quart. Continua per diversi anni ad offrire consulenze ed intanto comincia anche un nuovo percorso di guida escursionistica. «Poi, nel 1996, ho vinto il concorso per un posto di bibliotecario a Gressan - continua Donato Arcaro - e l’anno dopo mi sono trasferito in Biblioteca regionale, dove ho lavorato prima alla catalogazione e poi a lungo nella videoteca». Prima tra i libri, poi tra le videocassette, Donato Arcaro continua a coltivare le competenze informatiche, mettendole al servizio della struttura. «In 26 anni ho visto anche molti cambiamenti nella Biblioteca, così come ce ne sono stati nella società. - racconta Donato Arcaro - Quando è stata inaugurata, questa struttura era una novità assoluta per la regione e una biblioteca molto più moderna e più funzionale di quella precedente, con audiovisivi, spazi per lo studio e scaffali aperti. Mi occupavo anche delle statistiche e in alcuni casi abbiamo avviato indagini relative alla qualità del servizio: l'accoglienza, la disponibilità e la professionalità del personale erano sempre tra gli aspetti più graditi dal pubblico». Donato Arcaro ha anche coordinato dei progetti con il Liceo “Regina Maria Adelaide” e con l’Istituto “Manzetti”. «Alcune classi si sono formate per imparare a usare bene i nostri servizi digitali - afferma Donato Arcaro - e per poi insegnare agli adulti, spesso anziani, a utilizzarli». Ora che è in pensione, oltre a leggere e ad occuparsi dell’orto di casa, Donato Arcaro continuerà a fare la guida, escursionistica e turistica: «Conservo la passione di far conoscere la mia regione ai turisti e, qualche volta, anche i valdostani. E poi vorrei riprendere l’attività di apicoltore».

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