In fuga dalle città: il gran caldo porta i turisti nei rifugi

In fuga dalle città: il gran caldo porta i turisti nei rifugi
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E’ finalmente partita, dopo alcune settimane di incertezza, la stagione dei rifugi. Dopo un mese di tempo incerto, con settimane piovose e week-end caratterizzati dall’instabilità delle condizioni meteo, lo scorso fine settimana i turisti hanno iniziato a salire in quota per semplici escursioni in giornata o trekking più impegnativi, complice anche il gran caldo scoppiato nelle città negli ultimi giorni.

«Purtroppo nel mese di giugno abbiamo avuto con alcuni problemi causati proprio dal maltempo. - sottolinea Luca Busso che, insieme alla famiglia, gestisce da alcuni anni il rifugio Barma di Fontainemore, nella valle del Lys, una struttura di nuova costruzione che dispone di 50 posti letto - Adesso, per fortuna, le cose hanno iniziato a prendere il giro giusto. Le grandi opportunità ci arrivano dagli stranieri, tedeschi in primo luogo, ma anche francesi, olandesi, danesi e diversi addirittura da fuori Europa, come neozelandesi, australiani e statunitensi. In tanti vengono ad esercitarsi per il Tor des Géans e per i trekking delle Alte Vie; questa si può dire che sia la nostra fortuna. Il mio suggerimento potrebbe essere quello di iniziare a rimettere in ordine in sentieri già dal mese di maggio, in modo da fare trovare pronti i vari itinerari quando poi, tra giugno e luglio, arrivano i primi turisti stranieri. Quanto al mese di agosto, lo sappiamo, questo sarà ad appannaggio, quasi esclusivamente degli italiani, che però sfrutteranno le giornate solo in caso di bel tempo. E’ un po’ questo il limite per i nostri connazionali».

In questo periodo si lavora molto bene anche con il Tour del Monte Bianco, ma solo perché da qualche tempo l’organizzazione è molto migliorata grazie al sito di prenotazioni gestito da Montagna Sicura. E’ questo il commento di Renzino Cosson, del Rifugio Bertone di Courmayeur, uno dei maggiormente frequentati durante la stagione estiva. «Si tratta quasi sempre di stranieri; quanto ai turisti italiani il discorso è un po’ sempre il solito. - precisa Renzino Cosson - Ancora in molti non si rendono conto, a mio giudizio, della differenza che c’è tra un ristorante o un hotel di Courmayeur e un rifugio in quota. Occorrerebbero una maggiore consapevolezza e una maggiore informazione. Il mese di agosto, come sempre, dovrebbe comunque favorire un buon afflusso di turisti italiani per la classica gita in giornata, con tappa pranzo al rifugio».

«Lo scorso week-end, dopo alcuni fine settimana di brutto tempo, anche da noi c’è stato un po’ il famoso ‘libera tutti’, come era avvenuto due anni fa dopo il Covid. - riferisce Andrea Benedetti gestore del Rifugio Chabod di Valsavarenche - Un clima ottimo che ha favorito l’arrivo di molti turisti e questo trend dovrebbe continuare anche nelle prossime settimane. Da quello che abbiamo rilevato, a luglio hanno lavorato meglio i rifugi situati in alta quota, sopra i 3.000 metri, mentre quelli sui colli, dove i percorsi non erano ancora stati liberati dalla neve, si potevano effettuare trekking solo da parte di escursionisti attrezzati e più esperti. Un po’ purtroppo ha influito anche il messaggio non positivo dovuto alla situazione di Cogne, ma ora anche questo tipo di problema si è risolto, per fortuna».

«Lo scorso fine settimana abbiamo lavorato abbastanza bene, più nella giornata di sabato che in quella di domenica. - conferma Alessio Berthod che, con la moglie Moira Henriet, gestisce il rifugio Chaligne di Gignod - In realtà nelle ultime settimane, abbiamo notato un boom inaspettato di turisti stranieri olandesi e belgi in particolare, che effettuano il tour du Mont Fallère. Una grande promozione, abbiamo poi scoperto, effettuata da una guida olandese, purtroppo già mancata, Robert Weijdert, che ha raccontato in un suo manuale, le bellezze di questa zona, e in particolare dei trekking che si possono effettuare al Mont Fallère. Per ciò che riguarda la nostra struttura, nel mese di luglio scorso, l’85 per cento delle presenze sono state da parte di turisti stranieri. Ad agosto invece avremo quasi tutti italiani, che però come sempre saranno condizionati dalle condizioni meteo, e preferiscono muoversi all’ultimo».

«Purtroppo fino a questo momento abbiamo registrato un -10/15 per cento in meno rispetto alla scorsa stagione, a causa del maltempo del mese di giugno e inizio luglio. - commenta Paolo Comune del Rifugio Città di Mantova di Gressoney-La-Trinité - Nelle ultime 2 settimane invece abbiamo recuperato e lavorato bene. Le condizioni delle montagne sono ottime e siamo fiduciosi per il proseguimento della stagione».

Andrea Benedetti del Rifugio

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