«In Europa occorre lavorare sulla filiera di “utilizzatori” da affiancare alla produzione di idrogeno verde»

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In veste di membro del Comitato delle Regioni, l’assessore agli Affari europei, Innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la Montagna Luciano Caveri ha preso parte martedì 27 giugno a una discussione sulla direttiva europea nota come “Hydrogen Bank”.

L’occasione è stata utile per ricordare i progetti Pnrr sul territorio valdostano: 2 di tipo industriale con Cogne e Cva - azienda pubblica che ha grandi potenzialità per il legame fra energie rinnovabili e idrogeno verde - e uno che riguarda la realizzazione di un distributore per l’idrogeno. Ma quali sono i principali ostacoli che impediscono agli enti locali e regionali di promuovere la produzione di idrogeno verde? L’assessore Luciano Caveri precisa che «Bisogna che in Europa si lavori sulla filiera di “utilizzatori” da affiancare alla produzione di idrogeno verde da attivare. È necessario coinvolgere i potenziali utilizzatori e facilitarne la transizione, per esempio con l’acquisto di automezzi a idrogeno e la realizzazione di stazioni di rifornimento. Non bisogna nascondere il prezzo ancora troppo elevato dell’idrogeno verde rispetto agli altri vettori energetici. Si può agire penalizzando l’utilizzo di fonti fossili, come avviene ad esempio in Svizzera, o agevolando con incentivi la produzione di idrogeno verde, o entrambi. Segnalo, inoltre, la normativa ancora complessa e non chiara in termini di autorizzazioni e di apprestamenti di sicurezza, che deve necessariamente avere un carattere comunitario. Infine, utile per i mezzi pesanti che attraversano le Alpi, vanno chiarite le regole nell’attraversamento dei trafori, che potrebbero essere penalizzanti nell’obiettivo di creare dei “corridoi europei” per il trasporto a idrogeno dei Tir contro l’inquinamento ambientale».

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