In corso le trattative in vista della redazione del nuovo Piano di sviluppo rurale: se ne è parlato in Consiglio
La stesura del nuovo Piano di sviluppo rurale è stata l'argomento dell'interpellanza illustrata nella seduta consiliare di giovedì scorso, 25 febbraio, dal gruppo Lega Vallée d'Aoste. «Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 ha un costo totale programmato di circa 137 milioni di euro: - ha risposto l’assessore all'Agricoltura Davide Sapinet - al 31 dicembre 2020 risultano impegnati importi per complessivi 125 milioni di euro che rappresentano circa il 92 per cento del totale programmato. Durante la programmazione sono stati pubblicati bandi per tutte le misure, sia per le misure a sostegno degli investimenti nelle aziende (misure strutturali), sia per le misure a superficie». «A fine 2020 l'attuale quadro della Politica agricola comune è stato esteso per un periodo aggiuntivo di 2 annualità (2021 e 2022): - ha proseguito Davide Sapinet - è attualmente in corso una trattativa tecnica e politica di confronto fra Regioni e Province autonome al fine di addivenire a una proposta di riparto del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), da destinare a ciascun Programma di sviluppo rurale vigente. Non è quindi dato sapere, allo stato attuale, l’ammontare definitivo delle quote che saranno assegnate alla nostra Regione. Le esigenze finanziarie a cui far fronte sono sostanzialmente note all’Amministrazione: gli spazi di manovra sono limitati, da una parte, dalle imprescindibili misure a sostegno del reddito agricolo e degli investimenti aziendali e, dall’altra, dalle regole del regolamento di estensione sulla destinazione dei fondi Next generation Geu».
«La nuova programmazione della Politica Agricola Comune prenderà avvio dal 2023 e prevedrà quasi certamente uno strumento di pianificazione nazionale: non si conoscono ancora i margini di manovra delle Regioni. - ha concluso l’assessore Davide Sapinet - L'Assessorato ha svolto delle attività programmatorie coinvolgendo il partenariato e le associazioni di categoria e professionali. Una volta che avremo un quadro più chiaro, coinvolgeremo attivamente anche la terza Commissione consiliare, presumibilmente a partire dall'autunno 2021».