In cima al Khosar Gang in stile alpino
I primi italiani ad aver scalato il Khosar Gang (6.040 metri), in perfetto stile alpino senza portatori nè corde fisse, sono stati, martedì 18 ottobre, Matteo Stella, romano che vive a Courmayeur da 5 anni e Riccardo Bergamini di Lucca. Arrivati in Pakistan 10 giorni fa, hanno fatto tappa a Skardu, cittadina a un’ora di volo da Islamabad. L’obiettivo era raggiungere una montagna meno nota e considerata non ardua. In realtà, l’autunno con i cambi repentini di meteo non ha aiutato, perché la stagione dei monsoni aveva già scaricato molta neve, la montagna era in condizioni critiche e la finestra di bel tempo era di soli tre giorni e mezzo. «Abbiamo deciso di anticipare i tempi da 13 a 4 giorni per arrivare in vetta» spiega Matteo Stella. Al campo base 2, a 5.200 metri, c’è stato un grave inconveniente: degli animali, topi, marmotte o volpi, hanno divorato 5 chilogrammi di cibo lasciati nella tenda, che avrebbero dovuto «coprire» 2 giorni. Per cui la salita e il ritorno al campo base sono avvenuti a digiuno, acutizzando anche i problemi di congelamento. «Andati a dormire alle 17, siamo partiti alle 3 di notte. La salita è stata tecnica, con neve alta nelle prime due ore. Per 200 metri di dislivello abbiamo impiegato due ore. Alle 9 circa di mattina ci mancavano 200 metri per arrivare al traguardo, ma ci siamo trovati di fronte una cascata di ghiaccio di 25 metri. Negli ultimi 100 metri la neve era profondissima, sembrava di essere a 8000 metri, si facevano 5 passi e si stava un minuto fermi a respirare. Alle 10 siamo riusciti ad arrivare in cima. Tornati al campo base 2, abbiamo avuto appena il tempo di impacchettare tenda, sacchi a pelo materassini e di rimetterci in cammino che ha iniziato a nevicare e siamo rientrati solo a notte fonda al campo base. E’ stata una montagna molto tecnica, non me l’aspettavo».