In bici da Helsinki a Parigi per la mobilità sostenibile

In bici da Helsinki a Parigi per la mobilità sostenibile
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La ciclista montaltese Paola Gianotti - detentrice di 4 Guinness World Record - si è lanciata in una nuova impresa. Dopo il successo delle prime 2 edizioni di Bike4Tree - rispettivamente da Stoccolma a Milano nel 2022 e attraverso il Mato Grosso in Brasile nel 2023 - martedì scorso, 30 gennaio, è partita per “Cycling No Borders”, una nuova impresa all’insegna della sostenibilità con un focus sulla mobilità green. Il viaggio ha preso il via da Helsinki e si concluderà a Parigi venerdì 16 febbraio per un totale di oltre 2.700 chilometri in 18 tappe.

In collaborazione con la trasmissione di Radio2 “Caterpillar”, l’impresa di Paola può essere seguita quotidianamente in radio. L’atleta piemontese si collegherà per raccontare le esperienze legate alla nuova impresa e martedì 13 febbraio, insieme agli speaker dell’emittente Sara Zambotti e Massimo Cirri, sarà dal vivo direttamente dalla sede belga del Parlamento europeo.

Dopo l’arrivo a Parigi, infine, Paola Gianotti parteciperà alla giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili “M’illumino di meno”, organizzata da Radio 2 Caterpillar.

Non solo: l’atleta è dotata di un dispositivo creato ad hoc per lei da un team di ingegneri ex Olivetti dell’azienda Aethia, che misura la qualità dell’aria lungo tutto il tracciato.

«Ho deciso di intraprendere questo viaggio in bici, per documentare ciò che gli altri paesi europei stanno facendo in termini di ciclabilità e mobilità sostenibile. - spiega Paola Gianotti, che propone costanti aggiornamenti sul viaggio anche sui propri canali social - È un tema che mi sta molto a cuore e di cui porto avanti le battaglie sin dal mio rientro in Italia dopo il giro del mondo in bici. Mi accorgo, tuttavia, che il nostro paese sta facendo ancora troppo poco, e con tempi troppo lunghi. Un esempio tra tutti è la legge del “metro e mezzo” che porto avanti da ben 8 anni con l’associazione Io Rispetto il Ciclista e che ad oggi non ha ancora visto la luce. Documentare l’operato di altri paesi comunitari come le Repubbliche Baltiche, Polonia, Germania e Belgio potrebbe servire da spunto. Le reti infrastrutturali dedicate alla mobilità green di queste nazioni rendono la scelta della bicicletta come mezzo di spostamento ovvia, nonostante le basse temperature. Le persone possono pedalare in sicurezza e andare al lavoro o a scuola senza inquinare. Spero che questo viaggio possa essere un’ulteriore testimonianza di ciò che si può fare, se c’è la volontà di farlo. Si tratta anche di lungimiranza da parte dell’amministrazione pubblica che oggi più che mai ha il dovere di rivedere le città in ottica sostenibile, per il Pianeta e per tutti noi».

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