In Appello ridotta la pena al pilota francese condannato per il disastro aereo del Rutor
La quarta Sezione penale della Corte d'Appello di Torino ha ridotto a 4 anni e 6 mesi di reclusione la condanna a carico di Philippe Michel, il francese di 66 anni, pilota e istruttore di volo, accusato della tragedia del ghiacciaio del Rutor, nella quale il 25 gennaio 2019, un venerdì, sono morte 7 persone nello scontro tra un aereo da turismo partito da Megève. in Francia, e un elicottero, che faceva servizio di eliski, con base a Courmayeur. Philippe Michel era imputato per disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggravato. In primo grado, nel gennaio 2020, il Giudie dell’udienza preliminare di Aosta lo aveva condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. «Siamo soddisfatti solo parzialmente e ricorreremo in Cassazione» commenta il suo difensore Jacques Fosson. Dal dicembre scorso Michel è tornato in libertà. A seguito di un accordo stragiudiziale i familiari delle vittime non si sono costituiti parte civile, dato che in primo grado avevano ottenuto una provvisionale di risarcimento complessiva di 5 milioni e 150mila euro. Tra le vittime del disastro aereo anche il toscano Maurizio Scarpelli, 53 anni, e la guida alpina di origini tedesche ma residente a Gressoney-La-Trinité Frank Henssler, 49 anni, fondatore della società GMH Helicopter Services alla quale apparteneva l’elicottero coinvolto nell’incidente. Secondo gli inquirenti, l'aereo proveniente da Megève era in fase di atterraggio in una zona che gli era preclusa - lo spazio aereo italiano - mentre l'elicottero stava decollando. Ai comandi del velivolo francese c'era un allievo di Philippe Michel, Arnaud Gauffin - ttra le 7 vittime dell'incidente - che non era ancora abilitato al volo in montagna. Il responsabile, tuttavia, era Philippe Michel, in quanto suo istruttore. Nessuna "chiamata all'aria" via radio era partita dal velivolo francese per segnalare la propria presenza. Per la famiglia dell'imputato, invece, Arnaud Gauffin era qualificato e «L'incidente non è stato causato da una distrazione ma da una drammatica fatalità», anche perché «L'aereo e l'elicottero probabilmente si muovevano l'uno nel punto cieco dell'altro e si scontrarono senza mai vedersi». Nella sciagura aerea hanno inoltre perso la vita i coniugi tedeschi Christoph Jakob e Sattler Ingrid Jakob, entrambi 58enni, e l'imprenditore edile bavarese Maximilian Karl Ludwig Schierer, 48 anni, socio di una squadra di hockey - la Straubing Tigers - che milita nella massima divisione del campionato tedesco. Insieme a loro sull’elicottero c’era Martin Werner, 34 anni, pure lui tedesco. Quest’ultimo è l'unico sopravvissuto insieme al pilota e istruttore di volo francese Philippe Michel che si trovava sull'aereo partito da Mégève, in Francia, insieme a 2 allievi, il belga Arnaud Gauffin, 51 anni, e il francese Bruno Marais, 59 anni.