In Alta Valle mancano 2 medici di medicina generale: “Accordi regionali per garantire incentivi”
«La carenza di medici di base è nota. Al relativo concorso abbiamo avuto solo 7 richieste di iscrizione». Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse rispondendo nell’ultima seduta del Consiglio Valle a un’interpellanza presentata da Stefano Aggravi della Lega Vallée d’Aoste che mirava a fare chiarezza su ciò che sta accadendo in particolare in Alta Valle, anche se la situazione dei medici di medicina generale è delicata su tutto il territorio regionale (e, a dire il vero, in buona parte d’Italia).
«Abbiamo appreso delle dimissioni, a partire dal 2022, di un medico di base operante nel Distretto 1. - ha segnalato Stefano Aggravi - Visto che il Piano regionale per la salute e il benessere sociale 2022-2025, presentato in quinta Commissione, dà particolare importanza al mantenimento del presidio territoriale attraverso le figure del medico di medicina generale e del pediatra, chiediamo quale sia lo stato attuale della copertura del servizio di medicina generale offerto all'utenza dell'Alta Valle; cosa si intenda fare per garantire un adeguato livello di assistenza medica in quest'area considerato anche che è soggetta a un importante afflusso turistico e se sia intenzione del Governo regionale prevedere delle misure di attrattività per le figure professionali di medicina generale».
«Ad oggi, nel Distretto 1, sono operativi 14 medici di assistenza primaria su un totale di 16 previsto dal calcolo ottimale (1 medico ogni 1.200 abitanti) stabilito dall'Accordo integrativo regionale del 2006. - ha risposto l’assessore Roberto Barmasse - In relazione alle dimissioni di un medico titolare dal prossimo 1° febbraio, informo che sarà attivo l'incarico a un medico a titolo provvisorio al fine di garantire la continuità dell'assistenza. Per quanto riguarda l'assistenza medico generica ai turisti che soggiornano in Alta Valle, nei mesi estivi di maggiore affluenza sono attivati ambulatori dedicati a Courmayeur, La Thuile e Cogne, mentre nel periodo invernale sono sempre operanti i centri traumatologici di Courmayeur e La Thuile». «Oltre alle forme di attrattività approvate con la legge di stabilità regionale 2022-2024, - ha proseguito Roberto Barmasse - sono state previste nuove e specifiche risorse da destinare alla stipula di accordi integrativi regionali per il riconoscimento di incentivi per lo sviluppo, la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale. L'Assessorato è già al lavoro per rendere concrete le disposizioni di legge e a breve si terranno le prime riunioni per gli opportuni confronti con i referenti dei comitati regionali di medicina convenzionata. In parallelo, stiamo seguendo regolarmente l'evoluzione delle disposizioni a livello centrale, che sono dirette a riformare l'assetto della medicina convenzionata, anche alla luce della riorganizzazione dell'assistenza territoriale nell'ambito degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».
«Il fatto che ci siano pochi iscritti è un problema che tocca numerose selezioni dell'ambito sanitario, ma una realtà come la nostra dovrebbe fare di più. - ha replicato il consigliere Stefano Aggravi - Mi auguro che durante l'esame del Piano per la salute possano emergere delle possibilità per attrarre nuove professionalità. L'Alta Valle è soggetta a grandi flussi turistici, che nel scegliere le loro mete guardano anche alla presenza di strutture sanitarie: sarà quindi importante avere un'attenzione particolare anche a questo nel prossimo Piano. La riforma complessiva della medicina di base dovrà infatti comprendere quelle aree più periferiche, non solo il fondo Valle: è inutile che parliamo di mantenere la gente in montagna se poi non offriamo i servizi essenziali».