Imago Mundi: in mostra le opere senza tempo di François Cerise
Vi sarà tempo fino a domenica 4 maggio 2025 per visitare la mostra “Imago Mundi” dedicata a François Cerise al castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre. Ed è un’opportunità che va sfruttata soprattutto da coloro che amano l’artigianato di tradizione, perché l’esposizione inaugurata martedì scorso, 5 novembre, racchiude la vera anima della storia contemporanea dell’arte popolare valdostana.
François Cerise non ha avuto una vasta produzione, lavorava per la Foire de Saint Ours e per se stesso, quindi i suoi pezzi sono qualche centinaia. A guardarli a Saint-Pierre, dopo la scelta attenta ed oculata da Sandra Barberi, si entra in quella che è la contemporaneità del nostro artigianato, che François Cerise ha anticipato, perché fu lui il vero caposcuola di tanti generi. I soggetti che venivano dai suoi ricordi e dal suo cuore, diventati scultura a partire dagli anni Settanta sono poi diventati un patrimonio comune, ma fu lui a concepirli e a realizzarli. Temi straordinari, come la raccolta della legna, il gioco del fiolet, il Tocco e la Tocca, i balli, la scelta delle patate, la stalla, la magnifica decorda, la fienagione e tanti altri esposti a Sarriod rimandano a quanto vediamo ogni anno a fine gennaio sui banchi della Foire, ma dobbiamo pensare che François Cerise li scolpì cinquanta, quaranta, trenta anni fa, in anticipo su tutti e con uno stile inconfondibile, lontano da ogni speculazione commerciale.
Se la precedente esposizione dedicata alle sue sculture di soggetto religioso era bella, ebbene questa è bellissima, perché ritroviamo tutti i temi della vita di François Cerise, il contadino scultore. Temi che sono anche nei ricordi di molti di noi ed ammirarli - con le loro angolature, con i particolari divertenti - nelle sue sculture, che non sono mai fine a se stesse ma raccontano più di una storia, è veramente una grande soddisfazione.
L’inaugurazione è stata un successo, molto riuscito l’allestimento curato da Thomas Linty, perfetta l’illuminazione, ora non resta che accogliere chi ama la nostra arte popolare, che si ritroverà sicuramente coinvolto nei racconti in legno di François Cerise.