Il virus frena però la Valle d’Aosta resta ancora in “zona arancione”

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Frena ancora la corsa del virus e da ieri, venerdì 11, non è più obbligatorio indossare le mascherine e possono riaprire le discoteche (vedi servizio a pagina 4). Ma contrariamente alle aspettative la Valle d'Aosta resterà in “zona arancione” almeno fino a lunedì 21 febbraio. Lo dispone l'ordinanza firmata dal Ministro Roberto Speranza, che non prevede un cambio di colore per la nostra regione.

Secondo quanto si è appreso, il calcolo sull'occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva - ieri, venerdì 11, ampiamente da “zona bianca” - è scattato da giovedì 3 febbraio e le restrizioni restano pertanto in vigore per 14 giorni (fino a giovedì 17 febbraio).

Secondo i dati riportati ieri dal bollettino sull'emergenza Covid della Regione, nelle ultime 24 ore sono stati rilevati in Valle d'Aosta 61 nuovi casi positivi al Covid-19. Non ci sono stati decessi. Le guarigioni sono state 255. Il numero di attuali contagiati scende a 2.264, di cui 45 ricoverati all'Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, di cui 3 in terapia intensiva. Dall’inizio della pandemia le vittime sono 514.

Fasce di colore, rivedere

i parametri: verso la deroga
Rivedere i parametri di calcolo delle varie fasce di colore, concedendo una deroga sui ricoveri in area medica e in Terapia intensiva. È stato approvato l'ordine del giorno, in conversione del decreto legge Covid del 24 dicembre 2021, proposto dal senatore Albert Lanièce, che impegna il Governo «A valutare l'opportunità di consentire un calcolo con un margine di almeno 5 ricoveri per la terapia intensiva e di 20 per l'area medica che possano essere esclusi dai calcoli per l'occupazione nelle piccole realtà come la Regione Valle d'Aosta». Lo annuncia il senatore Lanièce che aggiunge: «Speriamo non sia più necessario». L'iniziativa è stata presentata dopo che il presidente della Regione Erik Lavevaz mercoledì 19 gennaio aveva scritto al ministro Roberto Speranza per scongiurare il passaggio della Valle d’Aosta in zona rossa, dovuto «Dalla distorsione dei nostri piccoli numeri».

Il presidente Erik Lavevaz, in merito all'approvazione dell'ordine del giorno nella conversione del decreto legge 221, dichiara: «Viene sostanzialmente accolta la nostra richiesta di franchigia di almeno 5 ricoveri in terapia intensiva e di 20 in area medica nel calcolo della classificazione delle zone di rischio. L’avevamo proposta sin da luglio, quando era stato introdotto questo nuovo sistema di classificazione delle zone di rischio. È una buona notizia che si inserisce nel solco di un clima positivo di collaborazione tra la nostra Regione e il Governo. Ringrazio il senatore Lanièce per il suo lavoro. Speriamo di non dover usufruire di questo margine di elasticità, visto che la situazione è in via di miglioramento, ma è comunque positivo che questo principio venga riconosciuto».

Misure anti Covid, incontro sullo stato di applicazione

Il presidente della Regione Erik Lavevaz, nell’esercizio delle funzioni prefettizie, insieme al questore di Aosta Ivo Morelli e ai vertici locali delle Forze dell’Ordine, ha incontrato ieri, venerdì 11, i rappresentanti degli Enti locali, delle strutture regionali e dei settori economici - in particolare turistico, alberghiero, commerciale e dei trasporti - in relazione allo stato di applicazione delle misure di prevenzione della diffusione del virus Covid-19. E’ stato il secondo incontro di questo tipo dopo quello svoltosi a inizio dicembre. Erano anche presenti, tra gli altri, gli assessori Luigi Bertschy, Roberto Barmasse e Luciano Caveri, il presidente del Celva Franco Manes, il sindaco di Aosta Gianni Nuti, il presidente della Chambre Valdôtaine Roberto Sapia e i vertici dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, il direttore generale Massimo Uberti e il direttore sanitario Guido Giardini.

«La sinergia e collaborazione tra le forze dell'ordine, le istituzioni e il mondo economico ha portato a risultati importanti nella gestione delle misure di prevenzione alla diffusione del Covid-19» ha evidenziato il presidente della Regione Lavevaz. «L’ondata pandemica sta calando, - ha aggiunto Erik Lavevaz - i dati sembrano essere incoraggianti, la situazione migliora, ma dovremo convivere con questo virus ancora per molto. Facciamo tutti un passo in avanti con il venir meno dell’obbligo della mascherina all’esterno, salvo in caso di assembramento. Ma non ci dobbiamo dimenticare che le altre misure di contrasto alla pandemia rimangono invariate e dobbiamo essere consapevoli che la crisi non è passata: vogliamo avviarci verso la normalità, ma con passi fermi e sicuri».

Nel corso della riunione sono stati anche forniti i dati riepilogativi riguardanti gli accertamenti delle Forze dell’Ordine. Nel mese di dicembre sono stati effettuati 29.233 controlli, di cui 27.068 nei confronti di persone e 2.165 in attività ed esercizi pubblici. 180 le sanzioni, di cui 163 a persone e 17 a commercianti. 4 i denunciati e 1 chiusura provvisoria di attività. A gennaio i controlli sono stati 33.539, di cui 31.586 a persone e 1.953 nei confronti di attività commerciali. 88 le sanzioni, di cui 82 a persone e 6 a commercianti. 3 i denunciati. Infine, da martedì 1° febbraio a martedì 8 febbraio vi sono stati 8.291 controlli, di cui 7.815 nei confronti di persone e 476 nei confronti di esercizi pubblici. 10 le sanzioni, di cui 9 a persone e 1 a un esercente.

«Gli esiti dei controlli effettuati, sia sulle attività che sulle persone, - ha spiegato il presidente Lavevaz - hanno evidenziato, dopo un primo periodo di assestamento, una buona risposta da parte della cittadinanza e degli operatori economici, che si sono adeguati alle nuove e più stringenti disposizioni normative dettate per il periodo. È un risultato di squadra, testimoniato dal fatto che sono progressivamente diminuite le infrazioni, pur a fronte di un aumento dei controlli».

Oltre 100mila vaccinati

in Valle d’Aosta
In Valle d'Aosta il numero dei vaccinati con prima dose ha superato quota 100.000. Nello specifico, dei circa 124.089 valdostani, in 100.008 hanno ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19, mentre sono 94.172 i valdostani che hanno concluso il ciclo vaccinale. I dati sono riportati nella homepage del portale dedicato alla vaccinazione anti-Covid 19 nella nostra regione. Per la somministrazione di prime e secondi dosi, ricorda l'Usl, gli over 12 anni possono accedere alla vaccinazione della Grand Place di Pollein, senza prenotazione, tutti i giorni dalle 8 alle 20. Sono necessari la tessera sanitaria e un documento di identità. Per i minorenni, è necessaria la presenza di un solo genitore-accompagnatore al momento della vaccinazione, mentre coloro che hanno ricevuto la prima dose fuori Valle, devono portare il certificato di vaccinazione. Sono esclusi dalla vaccinazione ad accesso libero i bambini in età pediatrica, dai 5 agli 11 anni, per i quali è richiesta ancora la prenotazione dal portale prenotazioni.vaccinicovid.gov.it.Centro vaccinale di Pollein, cambiano gli orari da lunedì Da lunedì prossimo, 14 febbraio, a domenica 20 febbraio, cambiano gli orari di apertura del centro vaccinale della Grand Place di Pollein. Lunedì 14 il centro sarà aperto dalle 14 alle 20, martedì 15 dalle 8 alle 20, mercoledì 16 e giovedì 17 dalle 14 alle 20, venerdì 18 dalle 8 alle 20, sabato 19 e domenica 20 dalle 8 alle 14.

«Gli utenti prenotati per la seduta di lunedì 14 mattina (seduta annullata) saranno contattati per fissare una nuova data» comunica l'Usl della Valle d'Aosta in una nota. Negli orari indicati è consentito il libero accesso per la somministrazione delle prime, seconde e terze dosi sia agli adulti che ai bambini.

Covid-19: rilevazione

delle presenze nelle scuole

L’Assessorato dell’Istruzione, Università, Politiche giovanili e Partecipate informa che, a seguito della rilevazione effettuata nel pomeriggio di lunedì 7 febbraio dalla Sovraintendenza agli Studi nelle scuole valdostane, la situazione relativa al personale docente è la seguente: il 2,4 per cento risulta sospeso in relazione all’obbligo vaccinale Covid-19, l’1,8 per cento è assente per quarantena o isolamento Covid-19 e il 7,5 per cento per altri motivi, come aspettativa e malattia.

Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico e ausiliare, il 2 per cento è sospeso in relazione all’obbligo vaccinale Covid-19, l’1,9 per cento è assente per quarantena o isolamento Covid-19 e l’8,2 per cento per ragioni diverse.

Inoltre l’1,87 per cento delle classi valdostane - dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado - è in quarantena precauzionale, il 10,48 per cento in auto sorveglianza e il 6,14 per cento è in Didattica mista in presenza e a distanza.

I dati rilevati dal Gimbe

nella nostra regione
Nella settimana da mercoledì 2 a martedì 8 febbraio in Valle d'Aosta «Si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (2.235) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-50,4 per cento) rispetto alla settimana precedente».

Restano sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (30,1 per cento) mentre sono sotto soglia di saturazione i posti letto in terapia intensiva (8,8 per cento) occupati da pazienti Covid-19.

E' quanto si legge nel monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. I nuovi casi positivi per 100.000 abitanti sono stati 723 (la scorsa settimana erano 1.453).

Sul fronte delle vaccinazioni il 77 per cento ha completato il ciclo vaccinale per Covid-19 (media nazionale 82 per cento) a cui aggiungere un ulteriore 3,5 per cento (3,4 per cento) che ha ricevuto solo la prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 89,2 per cento (83,5 per cento).

La popolazione tra i 5 e gli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari allo 14,4 per cento (20,7 per cento) a cui aggiungere un ulteriore 9,1 per cento (14,2 per cento) solo con prima dose.

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