Il virologo Fabrizio Pregliasco: «Boom di contagi dovuto alle festività natalizie»
«L’incremento esponenziale di casi di covid-19, che era atteso, ci preoccupa a livello nazionale ed anche valdostano. Sappiamo che la variante Omicron è molto meno grave, ma l'epidemia è ancora in crescita e si stanno vedendo gli effetti di quello che è stato il Natale, con i viaggi, i baci e gli abbracci che non si potevano bloccare».
Così il virologo Fabrizio Pregliasco, professore associato di igiene nella sezione di virologia dell’Università di Milano e direttore sanitario dell’Istituto “Galeazzi”, conferma, ad Aosta, martedì 4 gennaio, a margine della presentazione del progetto “Aree interne”, che coinvolge l’Anpas, di cui è presidente nazionale (vedi articolo a pagina 23) la previsione della recrudescenza della pandemia, che sta interessando anche la nostra regione.
«È un impegno non da poco per tutte le strutture sanitarie - aggiunge Fabrizio Pregliasco - in primis di quella regionale che ha responsabilità di trovare le modalità per mitigare la diffusione di virus. Questo sarà l'obiettivo del futuro e sentivo dall'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse delle importanti iniziative per ottimizzare le attività su quello che serve adesso. Purtroppo, per la dimensione quantitativa del contagio, il tracciamento è in seria difficoltà, ma da parte della Regione c’è la capacità di reazione che può mantenere dei livelli di qualità della vita tali che non ci riportino ai momenti più tristi».
Il dottor Pregliasco giudica positivamente sia l’evoluzione della campagna vaccinale sia le modifiche sul Green pass, utili anche in Valle d’Aosta, dove però è necessario ricalibrare le valutazioni sui cambi di colore. «Abbiamo avuto modo di interloquire con il presidente Erik Lavevaz - ricorda Fabrizio Pregliasco - e concordo con questa esigenza di personalizzare interventi che devono essere “chirurgici” per ottenere il massimo risultato, ma anche di garantire le peculiarità di un territorio che ha caratteristiche diverse da quelle della città. Il Green pass è una mediazione più che positiva perché tiene conto dell'efficacia a livello mondiale che i vaccini stanno avendo. Sono d’accordo sull’obbligatorietà, in una progressione che sta qui dando risultati fondamentali per il turismo e per il mantenimento degli impianti da sci, anche se la regione si dovesse “colorare” un po’ troppo». Da Fabrizio Pregliasco arriva anche una raccomandazione verso chi decide di tentare di contrarre la malattia per evitare la vaccinazione: «Il Covid è difficile, a basso rischio specifico, ma con un impatto complessivo sulla popolazione. È come la roulette russa del film "Il Cacciatore". Molti giocano a girare il tamburo della rivoltella ed in molti casi, è vero, può andar bene, ma statisticamente non è opportuno provarci».