“Il vino fa male alla salute”: anche la Cantina di Carema esprime perplessità sull’avviso in etichetta

Pubblicato:
Aggiornato:

Sta sollevando discussioni e perplessità l’ipotesi di inserire anche sui vini - come accade già sulle sigarette - l’etichetta con l’indicazione che il prodotto che si sta acquistando è nocivo per la salute. Pure la Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema - celebre localmente e ormai anche in diverse parti del mondo per il suo vino Carema Doc, prodotto sempre più valorizzato sulle tavole dei consumatori e degli amanti del buon vino - si allinea contro l’ipotesi di marchiare le etichette con allarmanti messaggi di prevenzione sulla salute, che potrebbero ingenerare situazioni controproducenti nella sfera relativa al tessuto economico e imprenditoriale, danneggiando il buon nome del prodotto. «E’ una cosa decisamente negativa, per non parlare della seccatura del metterla in pratica. - commenta lo storico cantiniere Manlio Muggianu, attivo da trent’anni nell’azienda vinicola caremese - Già uniformandoci all’esigenza di applicare i codici per lo smaltimento differenziato dei rifiuti abbiamo oltremodo “allungato” le nostre etichette come fossero dei papiri, aggiungendo anche gli “alert sanitari” non so proprio dove andremmo a finire».

Inevitabilmente, soprattutto per prodotti enogastronomici di pregio, anche l’estetica della confezione vuole la sua parte e “mortiferi” avvisi come quelli che appaiono sui pacchetti di sigarette certo non contribuirebbero a dare una buona impressione. «E’ ovvio, si rischia di dequalificare il prodotto, l’estetica e la gradevolezza del contenitore, della bottiglia come oggetto anche da conservare, non sono cose da poco per la promozione dello stesso. - continua Manlio Muggianu - Senza parlare dei costi aggiuntivi per modificare le etichette». Un’idea alternativa, meno intrusiva, sarebbe applicare determinati codici per le informazioni sulla salute ma già non tutti saprebbero come regolarsi, pensando soprattutto alle generazioni meno giovani e non così pronte alle innovazioni tecnologiche. «Vedremo alla fine come ci dovremmo regolare, che caratteri usare, che spazi impiegare e di quale grandezza. - prosegue Manlio Muggianu - Siamo ormai pronti a tutto e nulla più ci stupisce. Di certo, sarebbe però meglio dirottare i soldi impegnati per queste iniziative in altri tipi di più efficace prevenzione, come quella scolastica, in cui si potrebbe sensibilizzare l’utenza, soprattutto quella più giovane, in modo più diretto su eventuali pericoli dovuti all’alcol e al suo abuso. Parlarne nelle scuole è la cosa migliore, la via da seguire è quella di fare una cultura del bene sano. Il problema più grosso è proprio questo, la mancanza di reale conoscenza del modo migliore di consumare specifici prodotti alcolici».

I vini prodotti nella cantina di Carema per il mercato extraeuropeo, tra l’altro, già vengono esportati con etichette in inglese rispettose dei messaggi di allerta sanitaria, che evidenziano eventuali problematiche in cui si può incorrere, specialmente per determinate fasce di consumatori, come quella delle donne incinte. «Non abbiamo riscontrato problemi applicando tali accorgimenti alle etichette, ma certo non si tratta di una cosa bella, a livello estetico» conclude Manlio Muggianu.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930