Il villaggio di Buthier in festa per i 101 anni di Enrico Tercinod

Il villaggio di Buthier in festa per i 101 anni di Enrico Tercinod
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«La festa? Bisognerebbe farla una volta ogni 5 anni, altrimenti è troppo!». Enrico Tercinod non si è smentito neanche il giorno del 101esimo compleanno, quando il villaggio di Buthier, a Gignod, si è ritrovato per fargli gli auguri. Ancora una volta ha sorpreso tutti con la sua straordinaria presenza di spirito e con una forma fisica davvero invidiabile per la sua età. Dotato di una vitalità fuori dal comune, anche se ultimamente si è rassegnato ad acquistare la legna e a non tagliarsi più gli alberi da sé con la motosega, continua però a curare l’orto e il campo di patate e a lavorare il legno per ricavarne sgabelli, panche e manici in frassino per gli attrezzi agricoli. Addirittura guida ancora il trattore. Ha compiuto 101 anni sabato scorso, 3 luglio, e gli abitanti del villaggio dove è nato nel 1920 e dove ha vissuto tutta la vita hanno voluto rendergli omaggio con una splendida torta e un piccolo momento di convivialità rallegrato dalla musica delle fisarmoniche di Mile Danna e Matteo Lovisari, al suono delle quali “Ricco” non si è fatto mancare un ballo.

Ex combattente, ultimo minatore delle miniere di rame di Ollomont ancora in vita, allevatore, agricoltore e viticoltore, campanaro e fornaio, decano di Gignod, ha sempre vissuto insieme ai fratelli e ancora adesso abita a Buthier con la sorella Lidia. Grande appassionato delle batailles de reines e del Carnevale, è la memoria vivente della comunità e un prezioso testimone delle trasformazioni e dei cambiamenti vissuti dalla nostra società.

Al passo con i tempi e fiducioso nella medicina, Enrico Tercinod è stato il primo a volersi vaccinare contro il Covid appena ne ha avuto la possibilità.

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