Il tema del Giudizio Universale in chiese e cappelle valdostane Si presenta l’interessante volume

Il tema del Giudizio Universale in chiese e cappelle valdostane Si presenta l’interessante volume
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E’ convocata per sabato prossimo, 21 ottobre, alle 15, nel salone z’Lannsch Hous di Issime, l’assemblea annuale dell’Associazione Augusta durante la quale - oltre al tesseramento, all’approvazione del bilancio consuntivo del 2022 e preventivo del 2023, alla distribuzione del nuovo numero della rivista Augusta e all’intervento dell’avvocato Adriano Consol sul tema “Le Consorterie valdostane, tra identità, solidarietà e sostenibilità - verranno presentate alcune novità editoriali di notevole interesse.

“Percorsi apocalittici in Valle d'Aosta”

L’assemblea sarà l’occasione per presentare il volume “Percorsi apocalittici in Valle d'Aosta”, scritto dalla storica dell'arte Sandra Barberi e da don Paolo Papone, frutto della collaborazione tra l’Associazione Augusta e l’Académie Saint-Anselme. L’iniziativa prende spunto dall’acquisto della stampa del Giudizio Universale di Pieter de Jode, incisa a bulino ad Anversa nel 1615 e utilizzata dal pittore Francesco Biondi nel 1698 come modello per l’affresco sulla facciata della chiesa parrocchiale di Issime. La stampa è stata acquistata per 6.500 euro da un antiquario di Amsterdam, grazie a una raccolta fondi promossa dall’Associazione stessa. Ne è nato il progetto di riunire in un libro (e in un dépliant ad uso turistico che è stato distribuito ai Comuni interessati dal percorso) tutte le chiese e le cappelle valdostane la cui facciata è decorata dal tema del Giudizio Universale. Si tratta delle chiese parrocchiali di Issime e di Perloz e delle cappelle di Marseiller a Verrayes, di Chez-Cuignon a Fénis, di Charvaz a La Salle, di Vollon a Brusson, di Lignod ad Ayas, di Tromen a Saint-Vincent e di Ussin a Valtournenche; la panoramica è completata dall’affresco “della buona morte” di fine Quattrocento dipinto sulla facciata di una casa privata in piazza Giovanni XXIII a La Salle.

Inedito manoscritto del dizionario di “töitschu”

Una seconda “perla” editoriale verrà svelata durante l’assemblea di sabato prossimo. La pubblicazione del manoscritto inedito di Albert Linty sulla prima stesura del dizionario del “töitschu” arricchito di locuzioni dialettali che non furono utilizzate nella stampa definitiva del 1988. Il volume si intitola “Ëischemer’s Büjie” e viene presentato proprio a 40 anni dalla morte dell'autore Albert Linty. «Nel 2019 la figlia Floriana Linty ci ha donato i manoscritti del papà Albert, che fu socio fondatore dell’Associazione Augusta. - racconta Michele Musso, presidente dell’Associazione - Quello che è servito come base per la realizzazione del dizionario conteneva per ogni lemma frasi idiomatiche in “töitschu” che non erano state inserite nel vocabolario del 1988 e che sono un valore aggiunto, di aiuto alla sintassi e al lessico».

Una copertura provvisoria per lo stadel di Stubbi

E proprio di proprietà della famiglia di Albert Linty era il bellissimo stadel di Stubbi, il cui tetto era crollato lo scorso anno e che l’associazione ha acquistato nel mese di dicembre per salvarlo dal degrado. «Dalla metà del mese di settembre, in tempo record, è stata realizzata una copertura provvisoria al fine di evitare un ulteriore degrado e di preservarlo fino al momento in cui avremo i finanziamenti per il restauro definitivo. - spiega Michele Musso - Proprio in questi giorni è iniziato il taglio, da parte di maestranze capaci, di alcuni alberi il cui legno verrà utilizzato per sostituire le parti ammalorate. L’idea è infatti di usare per il restauro il legname del bosco attorno alla casa, che l’Associazione ha acquistato insieme all’edificio».

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