Il Tar condanna il Comune a risarcire due imprese edili per i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni

Il Tar condanna il Comune a risarcire due imprese edili per i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni
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Informazioni sulle sentenze del Tribunale amministrativo regionale che hanno condannato il Comune di Aosta a risarcire 2 società di costruzioni - la Rayon de Soleil e la Edileco - con 10mila euro ciascuna (oltre alle relative spese di lite) sono state chieste in occasione dell’ultimo Consiglio comunale dai consiglieri di Forza Italia Paolo Laurencet e Renato Favre. Nella loro mozione - esaminata a porte chiuse e poi respinta - si ricordava che le sentenze erano state emesse «Per i ritardi accumulati nel rilascio dei provvedimenti autorizzativi di competenza utili all’avvio di un ampio intervento di riqualificazione edilizia in corso sul territorio comunale di Aosta, all’indirizzo di un ex complesso turistico ricettivo presente in Regione Saraillon». I consiglieri di Forza Italia sottolineavano inoltre che «I ritardi accumulati nel rilascio dei provvedimenti autorizzativi di competenza del Comune di Aosta sono stati giudicati, di fatto e in diritto, del tutto ingiustificati da parte dei giudici del Tar della Valle d’Aosta» e come l’esecuzione delle sentenze «Abbia comportato un esborso da parte dell’Amministrazione comunale per il risarcimento dei danni patiti dalle 2 società di costruzioni a causa della condotta illegittima del Comune stesso». Da qui la richiesta alla Giunta comunale di «Avviare le procedure interne di approfondimento del caso al fine di giungere alla verifica delle responsabilità della condotta illegittima dell’Amministrazione comunale certificata nelle sentenze di condanna del Tar».

Paolo Laurencet, primo firmatario della mozione, precisa che «Non ci interessava dare la caccia a un eventuale colpevole per ciò che è accaduto, quanto capire cosa non ha funzionato. Perché se è vero che la Giunta ha adottato un sistema di controllo di gestione, è altrettanto vero che bisogna controllare pure le procedure per evitare di che si ripresenti un problema analogo». In definitiva, i ritardi accumulati nel rilascio delle autorizzazioni alle imprese edili sono stati attribuiti alla situazione di emergenza dovuta alla pandemia di Coronavirus che in quel periodo aveva messo sotto pressione gli uffici comunali. «Non credo che ci siano gli estremi per un interessamento alla vicenda da parte della Corte dei Conti. - precisa Paolo Laurencet - Mi preme rilevare, però, che la quarta Commissione “Affari istituzionali”, presieduta da Franco Proment e di cui faccio parte, è spesso chiamata a esaminare i cosiddetti “debiti fuori bilancio” dovuti, appunto, a ricorsi vinti da privati contro il Comune. Si tratta in linea di massima di cifre ridotte, però sono sempre soldi dei contribuenti e perciò dovremo impegnarci per imbatterci il meno possibile in questi problemi. Da qui la necessità di migliorare il controllo dell’efficienza della macchina amministrativa, perché nel prossimo triennio si ridurrà ulteriormente il personale, a causa della difficoltà di reperire figure qualificate e delle risorse economiche limitate per nuove assunzioni, ma parallelamente non diminuiranno gli impegni».

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