Il Sindaco: “Spostarsi per andare a dormire in un’area attrezzata non è una violazione della libertà”
«Quando nasce l’esigenza di un’ordinanza restrittiva spesso è perche l’equilibrio tra diritti e doveri è venuto meno. - è il commento del sindaco di Valgrisenche, Aline Viérin - Nel caso specifico i diritti dettati dal codice della strada sono stati chiari; un po’ meno invece i doveri intesi come senso civico, buon senso, educazione e in ultimo rispetto della proprietà privata.
Se sulla carta la differenza tra sosta e campeggio è chiara, nella pratica la sosta notturna si trasforma facilmente in un campeggio abusivo. Al calare del sole, infatti, spesso compaiono scalini, tavolini, tendalini.
Valgrisenche ha investito molto nel turismo itinerante strutturando due differenti possibilità di sostare con il camper o veicoli equiparati: un’area attrezzata a ridosso del lago Beauregard molto bella e premiata a Parma al salone del camper con la bandiera gialla ACTI e un altro parcheggio in località Mondanges per chi ha esigenze più limitate».
«Il turismo itinerante - prosegue Aline Viérin - nell’estate passata è aumentato molto e non è un caso che la necessità dell’ordinanza sia nata ad agosto.
Il problema si è posto da un lato per i veicoli senza wc a bordo, dall’altro per tutti i veicoli per un discorso di sicurezza. La scelta del luogo dove sostare avviene anche in prossimità di impluvi, pendii dove è preferibile non sostare. Alcuni di questi luoghi sono infatti contrassegnati da segnaletica puntuale di divieto o pericolo. Siamo in ambiente montano, la forza di gravità esiste, i sassi rotolano a valle e non si può certo tappezzare il territorio di cartelli.
L’ordinanza che intendeva vietare la sosta notturna aveva semplicemente l’obiettivo di contestualizzare, nell’interesse di tutti i fruitori dei luoghi pubblici, la presenza di questi mezzi in un territorio delicato - soprattutto nei mesi di maggior afflusso - e prevenire situazioni spiacevoli che poi vanno gestite: potenziali pericoli, inquinamenti ambientali».
«Quindi a monte del voler vietare la sosta notturna non vi è nessuna ideologia o speculazione: semplice senso pratico a difesa di un territorio e della sicurezza di chi lo frequenta. A fine giornata spostarsi per andare a “dormire” nelle vicinanze, in un’area adibita, volendo anche attrezzata, non mi pare una violazione della libertà personale cosi indisponente. E so di cosa parlo - conclude il Sindaco - visto che sono anch’io camperista da oltre 15 anni».