Il sindaco di Chamois rinviato a giudizio per il Lago di Lod

Il sindaco di Chamois rinviato a giudizio per il Lago di Lod
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Al termine dell'udienza predibattimentale di lunedì scorso, 29 gennaio, relativa all'inchiesta per presunti prelievi d'acqua non autorizzati nel Lago di Lod a Chamois, il giudice di Aosta Maurizio D'Abrusco ha assolto l'ex presidente del Consorzio di miglioramento fondiario Renato Rigollet, 50 anni, e Daniele Herin, 54 anni, responsabile operativo. E' stato invece rinviato a giudizio - il processo inizierà venerdì 5 luglio - il sindaco di Chamois Lorenzo Mario Pucci, 82 anni. Le ipotesi di reato erano furto d'acqua, deturpamento di bellezze naturali e l'intervento non autorizzato su bene paesaggistico. Accuse sempre respinte da tutti gli imputati. Il Pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione per Renato Rigollet e una condanna a un anno per Daniele Herin. «Siamo molto soddisfatti - commenta l'avvocato del responsabile operativo della Cervino Spa Corrado Bellora - dall'inizio abbiamo sempre sostenuto l'estraneità ai fatti e un corretto comportamento del mio assistito e della società». Il processo si è aperto con la richiesta di costituzione di parte civile di Legambiente, a cui si sono opposte le difese ma che è stata ammessa dal giudice. Secondo gli inquirenti l'acqua del lago veniva utilizzata dalla Cervino spa per l'innevamento artificiale, senza disporre delle concessioni. Le indagini, condotte dalla stazione forestale di Antey-Saint-André, sono iniziate nei primi mesi del 2022: una segnalazione di Legambiente e di un comitato civico di Chamois ipotizzava irregolarità nei prelievi. Dagli accertamenti è risultato una grave carenza di acqua dalla stagione invernale 2021-2022, almeno fino all'estate del 2022.

Legambiente soddisfattaL'udienza predibattimentale per il danneggiamento ambientale, paesaggistico ed il furto d'acqua al Lago di Lod si è conclusa con l'ammissione di Legambiente come parte civile, nella parte di procedimento che riguarda il danneggiamento. A precisarlo, in una nota, è la stessa associazione ambientalista che aggiunge: «Nella primavera 2022 le acque del Ru de Novales (che affluiscono al lago) erano state altrove dirottate: il consistente abbassamento del livello aveva provocato danni floro-faunistici e dell'equilibrio biologico dell'ecosistema. Il conseguente danno paesaggistico aveva colpito Chamois in uno dei suoi punti più apprezzati: la conca del lago, oggetto di numerose attività, anche promozionali, del luogo. La grave carenza d'acqua si era manifestata in concomitanza con il ricorso presentato al Tribunale Superiore delle Acque di Roma contro la concessione idroelettrica ad un privato che avrebbe trasformato il lago in un bacino di accumulo. Il Tribunale Superiore delle Acque si era pronunciato nell'estate 2023 contro questo utilizzo del lago». Pertanto Legambiente Valle d’Aosta «Soddisfatta per l'ammissione come parte civile, continuerà a seguire il corso del processo, monitorando la situazione ambientale della conca del Lago di Lod a Chamois».

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