Il sindacato Savt auspica la «Ricomposizione del mondo politico autonomista»

Il sindacato Savt auspica la «Ricomposizione del mondo politico autonomista»
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«La divisione in ambito sindacale non può fare il bene dei lavoratori». Lo dice Claudio Albertinelli, segretario generale del Savt, il sindacato autonomo valdostano, che si è riunito nella mattinata di ieri, venerdì 2 dicembre, nel salone della Bcc Valdostana di Gressan per il suo congresso straordinario. All'ordine del giorno erano previste alcune modifiche allo statuto, per snellire l'organizzazione del sindacato, passare all'elezione del segretario generale e dei segretari di categoria dal direttivo confederale (o di categoria) com'era finora al congresso stesso. Le modifiche sono state approvate all'unanimità. Il Savt ha anche approvato un documento programmatico che affronta la situazione politica attuale, i rapporti con le altre sigle sindacali. «Siamo per il pluralismo di pensiero - dice Claudio Albertinelli nell'incontro con la stampa al termine del congresso - e ogni forza sindacale può esprimerla, ma crediamo sia venuto il momento di ritrovare unità. Il Savt è diverso dai sindacati nazionali, ma serve dialogo».

Il Savt auspica anche, a livello politico regionale, «una ricomposizione del mondo politico autonomista affinché il buon uso della nostra autonomia e dell'esercizio delle nostre competenze statutarie possano far rinascere nelle persone l'orgoglio di appartenere al popolo valdostano».

Le delegate e i delegati del Savt ritengono inoltre che «si debba vigilare con molta attenzione sull’attività del governo italiano», per evitare che possa «in qualche modo mettere in discussione le nostre prerogative statutarie», mentre si augurano che «le politiche dello Stato e della Regione siano improntate a dare le risposte attese in ambito sociale, fiscale e pensionistico».

Ricordando poi che il sindacato valdostano è «nato nel 1952 da un nucleo di lavoratori che operavano all’interno della Cogne», ed alla luce della recente acquisizione del 70 per cento del capitale sociale da parte di un gruppo di Taiwan, il documento finale esplicita anche l’impegno per cui «il Savt vigilerà affinché quest’azienda continui ad avere un futuro sostenibile in Valle d’Aosta», auspicando che «lo stesso sia fatto da parte delle istituzioni regionali».

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