Il senatore Lanièce: «Con Draghi clima di dialogo» I sindacati invece bocciano la manovra nazionale

Il senatore Lanièce: «Con Draghi clima di dialogo» I sindacati invece bocciano la manovra nazionale
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«Con Draghi un clima di dialogo». E' il commento del senatore unionista Albert Lanièce dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi a cui ha preso parte insieme ai colleghi del Gruppo per le Autonomie Unterberger e Dieter Steger.

«Il presidente Draghi - dice Albert Lanièce - sa bene che la montagna è quella che più ha pagato gli effetti della pandemia. Dopo le ultime due stagioni di chiusure bisogna salvaguardare quella alle porte. Occorre mantenere alto l'impegno sotto il profilo finanziario continuando ad incentivare le misure messe in campo durante la pandemia». Il senatore valdostano chiede migliorie alla legge di bilancio «aumentando gli stanziamenti contro il caro-bollette e tutelando le detrazioni edilizie, con un meccanismo più graduale di uscita dalle attuali norme sul 110 per cento» e promuove il recente trattato con la Francia: «Bene che ci sia uno specifico articolo sulle minoranze linguistiche. Me ne sono congratulato con il presidente Draghi, con l'auspicio che anche grazie a questo trattato si creino nuove occasioni per la tutela e la valorizzazione della nostra specificità».

Parlano i sindacati

«Vogliamo dignità per tutti: lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani, studenti e tutti i cittadini. È necessario analizzare, tutti insieme, il modello di Italia e di economia, perché le risorse che giungeranno dall’Europa, con il Pnrr, devono permettere il cambio di passo, con investimenti mirati, ma garantendo contemporaneamente la dignità al lavoro e ai lavoratori». A parlare Vilma Gaillard (Cgil), Jean Dondeynaz (Cisl) e Ramira Bizzotto (Uil), in occasione dell’Assemblea unitaria organizzata giovedì scorso, 2 dicembre nell’auditorium delle scuole di Quart, per dire «no» alla manovra finanziaria nazionale, definita dalle tre organizzazioni sindacali «Inadeguata».

«Cgil, Cisl e Uil, in forma unitaria, si dimostrano essere il valore aggiunto capace di essere concretamente da stimolo verso il Governo sulle tematiche collegate al lavoro. Siamo la voce della gente. Stiamo attraversando un momento delicato e certamente complicato, dove le organizzazioni sindacali si muovono unitariamente per avere più forza, mettendo sul tavolo proposte di metodo e di merito».

Nel territorio nazionale, come in quello regionale, continuano le assemblee nei luoghi di lavoro per sottolineare «il nostro dissenso a una manovra finanziaria, che non dà risposte» affermano le tre organizzazioni sindacali. Dall’assemblea sono emerse suggestioni, provenienti dalle categorie e dai dirigenti sindacali: contributi, che saranno poi trasferiti in ambito nazionale, in modo da assemblare le specificità di ogni territorio.

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