Il Savt: “Estendere a tutto il personale sanitario l’indennità di attrattività”
«L’indennità di attrattività deve diventare indennità di fidelizzazione e deve essere riconosciuta a tutto il personale del sistema sanitario regionale». A scriverlo in una nota è il Savt Santé. «È fondamentale adottare nuove strategie al fine di rendere il sistema sanitario più efficiente, partendo dalla massima tutela delle professionalità esistenti all'interno del sistema sanitario regionale, anche attraverso l'applicazione di una formazione continua in grado di tenere costantemente aggiornati tutti gli operatori e le operatrici all'uso delle nuove tecnologie mediche e dei nuovi protocolli sanitari, prassi indispensabile per aumentare la qualità e l'efficienza dei servizi fino ad oggi erogati. - scrive il Sanvt Santé - Inoltre il personale va fidelizzato e retribuito adeguatamente, perché solo attraverso un gruppo di lavoro sereno è possibile garantire un’assistenza di qualità al cittadino. Riteniamo importante continuare nell’azione, già voluta ed intrapresa dal Savt Santé, di una corretta ed efficace organizzazione del Bien-être aziendale a favore di tutte le operatrici e operatori della sanità valdostana, proprio nell’ottica di avere più efficienza e qualità dei servizi erogati, in stretta collaborazione con la Regione e tutti gli Enti pubblici che hanno competenze nel settore socio-sanitario, per arrivare ad ottimizzare l’ambiente e le condizioni di lavoro, anche attraverso l’investimento di maggiori risorse economiche, misure integrative di conciliazione vita-lavoro e sistemi di sicurezza sociale che contribuiscano a rendere l’ambito lavorativo sanitario maggiormente attrattivo».
«E’ necessario - prosegue il Savt - che l’azienda sanitaria prosegua senza indugio alla stabilizzazione di tutto il personale precario, soprattutto sanitario, che ancora opera in somministrazione all'interno dell'azienda. Dal recente Questionario del Benessere Organizzativo, sono emersi spunti interessanti di miglioramento all’interno dell’azienda sanitaria, affinché le condizioni di lavoro siano maggiormente gratificanti e soprattutto va accolta la volontà espressa dal personale Usl di lavorare in ambienti sereni, dove possano essere rispettate e valorizzate le competenze e attitudini personali e curriculari. Fondamentale è prevedere l’applicazione generalizzata di un fondo sanitario integrativo regionale, al fine di garantire maggiore serenità e tranquillità al personale. E’ basilare un’azione comune anche con le altre sigle sindacali che operano all'interno del sistema sanitario, perché una maggiore sinergia unitaria può permettere di discutere e risolvere con efficacia le complesse dinamiche presenti all'interno della sanità pubblica regionale. L'azione unitaria di tutti i sindacati del Comparto e della Dirigenza è l'arma vincente per difendere gli interessi dei lavoratori e conseguentemente garantire alla popolazione un servizio adeguato alle attese».
«La Valle d'Aosta già provvede con risorse proprie al finanziamento complessivo del sistema sanitario regionale. - conclude il Savt - Anche per questo ribadiamo l'importanza di aprire un tavolo di lavoro per esaminare la possibilità di proporre un contratto regionale applicato agli operatori sanitari in Valle d’Aosta, capace di rispondere con maggiore efficacia alle nuove esigenze generali della nostra sanità pubblica, per ottenere una vera attuazione ed applicazione del nostro Statuto di Autonomia, che all'articolo 2 sottolinea che la Regione ha la potestà legislativa in materia di regolamentazione degli uffici e degli organismi che dipendono dalla Regione e sulla posizione giuridica ed economica del personale».