Il ruggito dei “grandi vecchi” al primo Comagna Trail A St-Vincent primi Dennis Brunod e Francesca Canepa
Un raggio di sole splende sulla prima edizione del Comagna Trail “Memorial Andrea Bich”, la gara di 23 chilometri con 1.600 metri di dislivello positivo che si è svolta domenica scorsa, 1° agosto, è stata un successo, apprezzato sia dai 96 atleti al via che dal pubblico presente. Grande merito va dato agli organizzatori, ovvero Valentina Chiaro, proprietaria del Bar Rouge et Noir di Saint-Vincent, e Carol Brunod del Montagnesprit. La gara ha visto trionfare un sublime Dennis Brunod della Monterosa che in 1h57’41” ha saputo contenere il ritorno di Mathieu Brunod del Montagnesprit, secondo in 1h59’23”. I due hanno dato vita a un duello avvincente: ad inizio salita Mathieu ha dovuto cedere al ritmo indiavolato di Dennis, ma ha saputo poi mantenere costante la distanza dal leader per tutto il resto della competizione, avvicinandosi parecchio in discesa fino al distacco minimo di 40” a Salirod, prima di dovere concedere qualcosina nel finale. Terzo posto, ad oltre 10’ di distacco dal vincitore, per Manuel Bosini della Monterosa, che ha chiuso in 2h09’24”. Quarto Giovanni Maiello in 2h13’30” e quinto Andrea Fila della Stronese in 2h15’22”. Tra gli altri valdostani da segnalare le prestazioni di Simone Scavazza decimo in 2h26’41”, Jean Jacquin 12esimo in 2h33’13”, del monjovetin Jonathan Noro del Montagnesprit, 13esimo in 2h33’54” alla sua prima esperienza nel mondo dei trail. E ancora 14esimo Manuel Dublanc in 2h35’28”, seguito dal mitico Ugo Perucca (2h37’04”), 18esimo Mauro Viérin in 2h39’33” e 20esimo Fabio Sarteur in 2h42’36”.
“Sono davvero felice perché comunque gli anni passano ed essere riuscito a conquistare un’altra vittoria mi riempie di gioia. - ha detto Dennis Brunod a fine gara - Il tracciato era molto bello, conoscevo soprattutto la discesa, mentre avevo meno confidenza con la parte in salita. Si tratta di un percorso che alterna parti tecniche ad altre più semplici in cui è fondamentale correre, perciò bisognava essere bravi ad alternare il passo in base alla morfologia del terreno. La giornata è stata bellissima, il tempo ideale, ho dovuto rimanere concentrato fino alla fine perché Mathieu Brunod è sempre rimasto molto vicino a me. Siamo ai piedi del Monte Zerbion: il mio pensiero, quello di Bruno Brunod e di tutti gli altri organizzatori non può che essere rivolto al 2022 e alla Monte Zerbion Skyrace, stiamo mettendo in campo tutte le nostre energie per fare sì che il 14 maggio dell’anno prossimo sia una festa indimenticabile”.
Tra le donne Francesca Canepa ha completato il suo fine settimana di fuoco partecipando alla terza gara in 3 giorni (ha gareggiato pure a Courmayeur, vedi altro articolo nella pagina). La campionessa di Courmayeur ha dominato la competizione vincendo in 2h42’58” davanti alla capogruppo degli Alpini di Montjovet Dominique Vallet, seconda in 2h48’42”, e a Ilaria Rossetti che ha completato la sua fatica in 2h58’03”. Quarta Emilia Brero in 3h00’27”, quinta la figlia d’arte Sophie Brunod del Montagnesprit, che ha iniziato la sua carriera agonistica terminando la prova in 3h07’56”. A completare la top ten cinque atlete valdostane: la runner di Quart Federica Ramires sesta in 3h14’18”, settima in 3h20’38” Cinzia Bich - sorella del compianto Andrea arrivata in compagnia del fratello Davide - ottava Pamela Scarano in 3h22’00”, nona Sylvie Grosjacques del Montagnesprit in 3h22’35” e decima Chiara Guichardaz (3h26’49”).
“Sono venuta qui in ricordo di Andrea, è stata la sua famiglia a chiedermelo anche se io non lo conoscevo personalmente. - ha raccontato Francesca Canepa - Ho incontrato sua mamma lungo il percorso, mi ha aiutato un sacco è stata una spinta fondamentale per raggiungere questo risultato. Non avevo idea di quanto tempo ci volesse per completare la prova, inoltre venendo da due giorni di gare ero molto scarica e non sapevo come avrebbero reagito le gambe. L’evento è stato organizzato benissimo, il pubblico a bordo strada era davvero numeroso, il prossimo anno ritornerò sicuramente mi sono divertita un sacco”.