Il ritorno dei capi dell’Anaborava ha rivitalizzato il mercato dei tori

L’arena Croix-Noire di Aosta ha ospitato martedì scorso, 21 novembre, il tradizionale appuntamento con il mercato concorso di tori e torelli di razza valdostana. In crescita la partecipazione di capi: erano 81, rispetto ai 57 dell’anno scorso. Merito anche del ritorno in arena degli splendidi capi del centro genetico dell’Anaborava, grazie all’apertura della nuova stalla destinata alla quarantena sanitaria inaugurata a Gressan nello scorso mese di ottobre. «Dal 2017 non partecipavamo perché la mancanza di una stalla di quarantena rendeva impossibile il rientro dei nostri animali senza il rischio di far perdere la qualifica sanitaria a tutti gli altri tori presenti nel nostro centro: un fatto che non potevamo permetterci dal momento che si tratta di capi che a dicembre sono destinati alla produzione di materiale seminale. - spiega il direttore dell’Anaborava Mario Vevey - La nuova struttura, appena inaugurata, si è quindi subito resa estremamente utile fin da subito. Gli esemplari che abbiamo portato in arena hanno suscitato interesse, abbiamo avuto contatti per venderli. A questo proposito, ora i capi del centro non destinati alla produzione di materiale seminale sono a disposizione di eventuali acquirenti per la fecondazione naturale».

Martedì in arena l’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains - ha premiato i 10 esemplari più belli. Per la razza pezzata rossa, Pachà e Pablò dell’Institut Agricole Régionale di Aosta, Noel di Fabio Chatel di Morgex e 2 capi rispettivamente di Lorenzo Cugnod di Brusson e di Lucio Bosonin di Donnas. Per la razza castana, Blanco e Pouky della società La Sarieula di Saint-Denis, Tornado di Enzo Marcoz di Brissogne e 2 capi di Yannich Martinod di Saint-Nicolas e di Didier Bieller di Saint-Vincent.