Il ricercatore Alessandro Liviero ha ricostruito la storia della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon

Il ricercatore Alessandro Liviero ha ricostruito la storia della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon
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Venerdì scorso, 19 gennaio, si è svolto nella prestigiosa Aula Giulio Cesare del Campidoglio a Roma, sede del Consiglio comunale, il convegno per celebrare il 146esimo anniversario dell’istituzione della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, avvenuta il 28 luglio 1878, al quale ha partecipato come relatore il ricercatore storico e guardia d’onore scelta di Aosta Alessandro Liviero, che ha illustrato le origini dell’associazione combattentistica più antica d’Italia che, oltre a prestare servizio di guardia alle tombe dei Re d’Italia al Pantheon, mantiene viva la memoria legata a Casa Savoia. L’Istituto è attualmente presieduto dal capitano di Vascello Ugo D’Atri e fa parte dell’AssoArma. Dal giorno della morte del primo sovrano d’Italia Vittorio Emanuele II, il Padre della Patria, avvenuta il 9 gennaio 1878, il Sotto-Comitato Principale Romano dei Veterani del 1848-1849 riuniti in Assemblea Generale deliberò di istituire un servizio di Guardia d’Onore alla tomba del Re. Con oltre 4 anni di ricerca, lo studio di Alessandro Liviero, compiuto con metodo scientifico e sistematico, è senza dubbio il primo e unico in merito alla Società di Mutuo Soccorso denominata “Comizio Generale dei Veterani delle guerre combattute nel 1848-49 per l’Indipendenza e Unità d’Italia”, della quale si conosceva solamente l’esistenza a partire dal 1875 a Torino. «La ricostruzione storica è stata molto complessa. - afferma Alessandro Liviero - La ricerca nei vari Archivi non ha portato a grandi risultati, la bibliografia in merito al Sodalizio era praticamente inesistente e ho trovato solamente dei dati frammentati. Mi sono orientato quindi verso la stampa dell’epoca sottoponendo alla mia attenzione oltre 20 anni di quotidiani, pubblicazioni e testate minori regionali dal 1859 sino al 1878 al fine di colmare quel vuoto nella storiografia del Risorgimento, sul quale fu volutamente calato un silenzio da parte del “Revisionismo storico sul Risorgimento”. Nello studio vengono narrati i passaggi che portarono alla nascita di questo Sodalizio, illustrando tutti i personaggi che lo diressero, la storia dei Sotto-Comitati che sorsero nel Regno d’Italia, le vicende Romane del 1876 e i tentativi di sabotaggio e boicottaggio attuati principalmente a Roma da parte del generale Garibaldi e dalla Società dei Reduci delle patrie battaglie perpetrati contro i Veterani del 1848-49, per giungere infine al 28 luglio 1878, data in cui l’Assemblea dei Veterani a Roma deliberò di istituire un Servizio di Guardia d’Onore alla tomba di Re Vittorio Emanuele II al Pantheon». Quei Veterani furono quindi i prodromi dell’attuale Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, il più antico Istituto d’Armi d’Italia che da quella data presta ancora servizio volontariamente. Questo studio corposo e ricco di avvenimenti ha riportato alla luce pagine inedite di storia della patria e alla presentazione al Campidoglio era presente anche il principe Emanuele Filiberto di Savoia. Le celebrazioni dell’anniversario sono proseguite nella giornata di domenica 21 con la deposizione di una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria e la formazione di un corteo diretto al Pantheon - ove riposano i re d’Italia Vittorio Emanuele II, Umberto I e la Regina Margherita - preceduto dalla fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri con musiche patriottiche al quale hanno partecipato con devozione le Guardie d’Onore provenienti da tutta Italia e numerosi turisti incuriositi. Alessandro Liviero ha portato il labaro della Delegazione valdostana lungo tutto il percorso sino al luogo sacro dove si è tenuta, infine, la Santa Messa in suffragio dei Sovrani d’Italia defunti, in presenza del principe Emanuele Filiberto e di sua figlia Vittoria di Savoia. Oggi l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, costituito principalmente da militari e congedati, conta varie migliaia di soci in tutta la penisola con una nutrita rappresentanza femminile. Alla celebrazione erano presenti anche i delegati del Brasile, dell’Olanda e degli Stati Uniti d’America.

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