Il racconto di Oksana Dudka fuggita dagli orrori della guerra «Non avevo più nulla, a Quart sono stata aiutata da tutti»
Oksana Dudka è una giovane madre - compirà 34 anni mercoledì 8 giugno - di Kharkiv, in Ucraina, arrivata a Quart sabato 19 marzo con 2 bambini di 3 e 5 anni, Leonid e Mikhail. La incontriamo in cantina da Grosjean Vins, dove lavora da quasi un mese. «Siamo fuggiti da Kharkiv venerdì 4 marzo, circa 2 settimane dopo l’inizio del conflitto. - racconta Oksana Dudka - Lavoravo come ricercatrice al National Scientific Center “Kharkiv University of Physics and Technology”, in quanto ho una formazione in ingegneria. Dopo 10 giorni di fuga, senza acqua né elettricità, d’accordo con mio marito Hryhorii Lytvynenko e per salvare la vita dei nostri figli, ho lasciato Kharkiv e poi il Paese. Mercoledì 16 marzo sono partita in macchina dall’Ucraina con una mia amica, Olga Lytvynenko e i suoi 2 figli Tikhon, 6 anni e Sophia, 8 anni. Siamo arrivati in Valle d’Aosta 3 giorni dopo, attraversando Ungheria e Slovenia».
Oksana Dudka è arrivata direttamente ad Aosta: il padre di suo marito e la sua famiglia erano stati in vacanza a Quart e dopo lo scoppio della guerra Michel Baldon, il proprietario della casa dove erano ospiti, li contattò proponendo loro un aiuto concreto. «Siamo stati accolti da Michel Baldon nella sua abitazione al Villair Quart e ci siamo fermati lì un mese e mezzo. - prosegue Oksana Dudka - La sua famiglia e tutti gli abitanti del paese ci hanno assistito per ottenere il permesso di soggiorno, capi di abbigliamento, cibo… Eravamo partiti solo con una valigia e dei vestiti invernali, avevamo bisogno di tutto».
Ora Oksana Dudkasi è trasferita a Massuc da Myriam Brocard, l’insegnante della scuola materna che frequentano Leonid e Mikhail, e da lunedì 2 maggio ha iniziato a lavorare per la famiglia Grosjean.
«Quando mi hanno comunicato che c’era questa mamma che aveva bisogno di un lavoro ho subito accettato di assumere Oksana, nonostante la mia squadra fosse già al completo. - precisa Hervé Grosjean - Starà da noi in azienda nei mesi di giugno e luglio, poi ci sarà una pausa ad agosto e si riprenderà in settembre per la vendemmia. Vorrei anche aiutare Oksana e i suoi bambini a trovare una sistemazione definitiva per tutto il periodo che deciderà di restare in Valle d’Aosta».
Oksana Dudka sta imparando l’italiano - parla ucraino, russo e inglese - e i suoi figli frequentano la scuola materna di Quart e sono sereni. Tuttavia, al termine del conflitto vorrebbe rientrare nel suo Paese, dove l’aspetta suo marito.
«Ci sentiamo al telefono tutti i giorni, ma lui non è potuto partire con noi perché deve combattere. - riferisce Oksana Dudka - Per me questa è la prima volta in Italia e sì, sono grata e contenta di essere stata accolta con così tanto affetto e generosità dalla popolazione di Quart e di aver subito trovato un lavoro grazie alla famiglia Grosjean. Sono nata in Crimea, quando era ancora sotto l’Ucraina, e anche lì ci sono montagne, vigneti e cantine immerse nella natura: forse è proprio il vino il filo conduttore che ha unito il mio destino alla Valle d’Aosta».