Il questore Carlo Musti va in pensione, al suo posto Gian Maria Sertorio «Esperienza positiva in Valle d’Aosta: tornerò a trovarvi da amico»

Ha preso servizio ieri, venerdì 1° marzo, il nuovo questore di Aosta Gian Maria Sertorio. Sostituisce Carlo Musti, che andrà in pensione, ed era al vertice della Questura dal 9 gennaio del 2023. Gian Maria Sertorio, torinese classe 1963, ha ricoperto vari ruoli alla Questura di Torino, tra commissariati, Digos e Squadra Mobile. Promosso primo dirigente, aveva diretto il Commissariato di Bardonecchia fino a diventare vicario della Questura di Reggio Calabria. Promosso a luglio dello scorso anno dirigente superiore, è così stato assegnato alla guida della Questura di Aosta.

Il bilancio dell’esperienza del questore Carlo Musti è positiva. «Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati ottenuti sul fronte della sicurezza non solo della città ma di tutta la Valle d’Aosta. - dichiara Carlo Musti - Ho trovato una regione piccola ma con ben 74 Comuni e, tuttavia, ho potuto vedere molta sinergia tra istituzioni, enti locali e altre Forze di Polizia. Questa sinergia, non scontata, indica la volontà da parte di tutti, di concorrere davvero per il bene comune». Carlo Musti riferisce che «Il reato più frequente rilevato in Valle d’Aosta è quello relativo ai furti, sebbene si sia registrato anche un incremento delle truffe online». Quale consiglio darebbe al suo successore? «Il dottor Gian Maria Sertorio è un funzionario di provata esperienza quindi svolgerà certamente il suo lavoro in maniera egregia. - risponde Carlo Musti - Troverà uno staff eccezionale, in grado di supportarlo e sostenerlo soprattutto all’inizio, nei suoi primi passi da Questore». Manterrà un legame con la Valle d’Aosta? «Finisco il mio percorso lavorativo, il mio servizio nella Polizia di Stato da Questore e sono felice di aver avuto l’opportunità di essere il vostro Questore. - afferma Carlo Musti - Ho creato dei legami importanti, sia all’interno che all’esterno del luogo di lavoro che sono sicuro manterrò a lungo. Conto di ritornare quanto prima, in vacanza, non da turista ma da amico».