«Il Quartiere Cogne ad Aosta assomiglia al Bronx per la quantità di lavori sospesi e lasciati a metà»
Con un'interpellanza presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta del Consiglio Valle di giovedì 7 marzo, si è parlato della riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica non coperto dalle risorse del Superbonus.
«Con la relazione di Arer presentata nella quinta Commissione del 27 febbraio scorso abbiamo un quadro più preciso della situazione che appare desolante. - ha commentato il consigliere Mauro Baccega - Lo stato degli interventi di riqualificazione sugli edifici in generale e, in particolare nel Quartiere Cogne ci rivelano situazioni preoccupanti sia dal punto di vista dei finanziamenti che andranno persi sia per quanto riguarda le condizioni materiali delle case interessate dall'interruzione dei lavori di cantiere. A seguito di contenziosi con alcune imprese non sono stati rispettati i tempi previsti per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus con ripercussioni importanti. Chiediamo a quanto ammonta la perizia di variante richiesta dalle imprese; quali iniziative sono state prese per definire la questione con il raggruppamento temporaneo d'imprese; come si procederà per completare i lavori e smontare al più presto e liberare le aree di occupazione di cantiere; come si intenda finanziare le opere, se con risorse Arer o risorse della Regione, la mancata assegnazione di risorse dal Superbonus».
Definendo il Superbonus «Un’occasione che andava colta», l’assessore alle Opere pubbliche Davide Sapinet ha riferito che «Gli interventi di efficientamento energetico degli edifici Erp del quartiere Cogne afferiscono a due diversi progetti: il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’ambiente Pinqua e il programma legato al superbonus 110 per cento. Il Pinqua, anche grazie ad un contributo statale di circa 15 milioni di euro, finanzia principalmente una serie di interventi sia sugli spazi pubblici del quartiere Cogne, sia sulla sua componente residenziale maggiormente degradata. Oltre al Pinqua, particolarmente importante è il Programma di riqualificazione a valere sul Superbonus, che riguarda invece i diversi comparti Liconi e una serie di unità abitative dei comparti Giachetti, Stura e Filippini. Le criticità richiamate dal Consigliere riguardano nello specifico i lavori per il lotto Liconi L3, e sono legate a contenziosi in essere con le ditte appaltatrici dei lavori. Arer informa che non è mai stata quantificata da parte del raggruppamento di imprese che si è aggiudicato il lotto una richiesta di perizia. Già a partire dalle prime fasi del cantiere, la Direzione lavori, il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e il Responsabile unico del procedimento di Arer hanno intrattenuto rapporti formali per garantire il completamento delle opere alla regola dell’arte, in sicurezza e nei tempi previsti, così come sono state ufficialmente convocate diverse riunioni mirate al superamento delle criticità più volte evidenziate, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti in rappresentanza dei diversi livelli gerarchici. In ultimo si è proceduto con la visita del collaudatore incaricato, regolarmente verbalizzata. Tuttavia Arer sottolinea come l’impresa non abbia dimostrato nei fatti il rispetto degli adempimenti contrattualmente previsti, al punto da arrivare alla rescissione contrattuale espressamente prevista dalla vigente normativa in materia di appalti pubblici per grave ritardo e grave inadempimento». L’assessore Davide Spainet ha aggiunto che «Con la comunicazione della rescissione contrattuale disposta dal Consiglio di amministrazione di Arer sono stati concessi all’impresa i 15 giorni previsti dalla normativa di riferimento per il ripiegamento del cantiere. Successivamente sarà redatto lo stato di consistenza delle opere eseguite, per poi riprendere possesso del cantiere e aggiudicare all’impresa che segue in graduatoria. Tali operazioni dovrebbero concludersi nel corrente mese di marzo. Dopo la riaggiudicazione sarà possibile procedere con il completamento dei lavori. Laddove nel fabbricato sia presente almeno un alloggio di proprietà di terzi, sarà ancora possibile cedere una quota pari al 70 per cento dei lavori eseguiti nel 2024, dopo la riaggiudicazione dei lavori, situazione nella quale ricade il caso specifico in chiarimento. La restante quota non ceduta potrà essere oggetto di specifico finanziamento oppure, a partire dal 1° gennaio 2025, si trasformerà in mutuo ventennale e sono in corso le valutazioni del caso che saranno definite nel prossimo periodo».
«Si sarebbe dovuti arrivare ad avere il Quartiere Cogne fatto in un certo modo e non come lo vuole il Comune di Aosta ma, evidentemente, non c'è la giusta determinazione ad affrontare questo tema - ha replicato Mauro Baccega - Abbiamo più volte richiamato l'attenzione degli Assessori che si sono succeduti che la soluzione adottata non era efficace e che si sarebbero persi i finanziamenti. Gli interventi di riqualificazione hanno pagato lo scotto di una serie di scelte strategiche sbagliate. Oggi il quartiere assomiglia al Bronx per la quantità di lavori sospesi e lasciati a metà, case con tetti scoperti, chiusi solo da teloni di plastica, cappotti realizzati solo in parte, alloggi non ristrutturati all'interno. È stata anche chiusa una piazza di fronte alle scuole e per quanto riguarda la spesa per l'abbattimento dei 2 grattacieli - che sono al loro posto ormai da tempo immemore - la spesa è lievitata da 1 milione e mezzo a circa 6 milioni! Chi si assumerà la responsabilità di queste cose? È una vergogna assoluta. Dopo tante risorse spese e da spendere, tanti annunci e proclami non so come lascerete il quartiere nel 2025. Se non prendete in mano la situazione come si deve, temo per le conseguenze a cui andremo incontro».