«Il protocollo per la “movida” non ha funzionato. Chiediamo agli amministratori una mezz’ora in più»
E' stata un successo la due giorni di festa - venerdì e sabato scorsi, 16 e 17 agosto - nel centro di Aosta all'insegna dello shopping all'aperto e dell'enogastronomia oltre a tanta musica, spettacoli e animazione per bambini. Ad organizzare Aosta in Festa la Chambre Valdôtaine e Confcommercio VdA, con il supporto di Coldiretti, Regione, CNA VdA, Confartigianato VdA, Adava e con il patrocinio del Comune. Turisti e residenti hanno preso letteralmente d'assalto le vie del capoluogo, con il venerdì dedicato all'arte e alla storia con le visite guidate e gratuite alla città. Per i giovani, sicuramente molto apprezzata è stata poi la Serata Rossonera con musica dal vivo e dj set e 16 bar che hanno posizionato consolle e casse acustiche con musica per tutti i gusti tanto che fin dalle 5 del pomeriggio, il centro storico si è trasformato in una grande sala da ballo a cielo aperto con danze latine caraibiche, liscio e balli country western.
«Sicuramente il bilancio di queste due giornate non può essere che positivo - dice con soddisfazione il direttore di Confcommercio VdA Adriano Valieri - e la gente che per questi due giorni ha affollato la città ne è la prova, quindi un forte segnale di ritorno alla festa che ha voluto dare la nostra associazione quindi siamo ampiamente felici di aver fatto rivivere quel clima festaiolo che mancava da un po' di tempo ad Aosta. A questo proposito si sta già pensando alla prossima estate per calendarizzare più eventi poiché appuntamenti come questi fanno bene alla città e al commercio. C'è la volontà di organizzare per più sabati coinvolgendo magari anche la Chambre e perché no, anche il Comune di Aosta poiché queste due giornate hanno dato la dimostrazione che siamo in grado di far vivere la città e quindi, ce lo chiedono i commercianti, riproporremo nel 2025 le Serate Rossonere».
Serate di allegria e musica che però si scontrano a volte con le lamentele dei residenti. I disagi legati alla «movida» sono una questione che Confcommercio ha cercato di affrontare con un protocollo d'intesa col Comune: impostare regole chiare nel cui perimetro poter lavorare con tranquillità e coscienza.
«Il primo risultato ottenuto è una maggiore attenzione dei nostri associati nei confronti di chi abita in centro, tanto che ci sono state molte meno denunce e lamentele. - afferma Ermanno Bonomi, presidente dell’Ascom cittadino - Purtroppo c'è stata una mancanza da parte dell'Amministrazione comunale e questo bisogna riconoscerlo, perché il protocollo che comprendeva una serie di azioni è stato totalmente disatteso. Sotto questo punto di vista si, è stato un fallimento. A tal proposito il documento è scaduto ma noi, visto l'andamento positivo ottenuto, abbiamo sollecitato l'Amministrazione comunale a rinnovarlo con una modifica agli orari, e cioè, di poter andare avanti con la musica fino a mezzanotte anziché le 23.30 visto che ci sono le condizioni per poterlo fare. Aosta - continua Ermanno Bonomi -, ha bisogno di dare il segnale di una città turistica e viva, pertanto speriamo che questa mezz'ora in più possa essere concessa e soprattutto che il Comune metta la firma in modo che si possa andare a scadenza al prossimo agosto del 2025».
Trenta minuti che però fanno la differenza, poiché come conclude Ermanno Bonomi «Se non ci saranno concessi sicuramente il protocollo non avrà la nostra firma. Confido che si possa arrivare ad un accordo, sono gli esercenti della movida che pagano le tasse e portano avanti la città, e si tratta solo di 10 eventi da fare in un anno. Altrimenti vuol dire che questi amministratori sono davvero miopi».