Il professore statunitense che ha comprato il castello di Montestrutto “Un tesoro che voglio condividere con la meravigliosa comunità locale”

Il professore statunitense che ha comprato il castello di Montestrutto “Un tesoro che voglio condividere con la meravigliosa comunità locale”
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Un affermato professore universitario statunitense che decide di acquistare un castello nel Canavese alle porte della Valle d’Aosta e di viverci per diversi periodi dell’anno, oltre ad “aprirlo” alla fruizione del territorio. Sembra la trama di un film, invece è la realtà. Il docente si chiama Karl William Fugelso, nato nella base militare dell'esercito degli Stati Uniti a Landstuhl, in Germania, il 26 aprile 1967. Il castello è quello di Montestrutto, che nelle sue forme attuali di stile neogotico fu ricostruito nel XX secolo dal generale medico Giacomo Pezzo e dal figlio Ferdinando, ingegnere del Genio militare e anch’esso generale, in un luogo in cui la presenza di una torre e in seguito di una fortificazione è testimoniata dal IX secolo. Poi ad abitarlo fino a tempi recenti, a partire dal 1929, sono stati il grande violinista e compositore musicale Rosario Scalero (abituale frequentatore di Gressoney) e la sua famiglia.

Fin da ragazzo Karl William Fugelso ha imparato a vedere il mondo come un posto solo. Figlio di un ufficiale, si è trasferito con la sua famiglia 12 volte da quando era ragazzo e poi ancora in seguito, prima di trovare casa a Baltimora, nel Maryland, dove da ormai 22 anni è professore di storia dell'arte alla Towson University che conta circa 22mila studenti. «Nel 2002 ho sposato Carol de Neufville, un’infermiera che ho incontrato nel 2000 a New York mentre completavo una borsa di studio post-dottorato alla Columbia University. Ora abbiamo una figlia di 16 anni, Anna. Oltre ad insegnare storia dell'arte dal Medioevo al periodo barocco, sono il redattore capo della rivista “Studies in Medievalism”, la prima dedicata alle repliche post-medievali del Medioevo - e, insieme a Chris Jones - curo "Medievalism", una serie di libri nel settore pubblicata da Boydell & Brewer. Ho anche fondato e coordinato diverse organizzazioni studentesche di volontariato alla Towson University, aiuto a gestire 2 fondazioni filantropiche e, naturalmente, svolgo le mie ricerche, compreso il coordinamento e la redazione di 2 libri, dedicati proprio al castello di Montestrutto, uno maggiormente scientifico, l’altro più divulgativo».

Come è arrivato un professore universitario di Baltimora ad acquistare un castello a Settimo Vittone? «Come studioso di medievalismo e di medioevo, avevo naturalmente sentito parlare del castello di Montestrutto, che è un importante monumento dell'architettura e della pittura del tardo neogotico italiano, ma non l'avevo mai visto prima di imbattermi nella sua vendita su internet nell'estate del 2021. - racconta il professor Fugelso - In effetti, non ero mai stato in Canavese o in Valle d'Aosta e l'unico posto del Piemonte che avevo visitato era Torino, poiché la mia tesi di laurea e la maggior parte delle mie ricerche negli anni successivi mi hanno richiesto di visitare solo importanti archivi che avevano esempi di illustrazioni trecentesche e quattrocentesche della Divina Commedia, come le biblioteche di Firenze e Venezia. Tuttavia, quando nell’estate del 2021 un collega docente ha scherzato sul fatto che noi ed alcuni dei nostri amici avremmo dovuto acquistare insieme un decrepito castello scozzese in vendita, ho notato che sullo stesso sito web Castleist era proposto un castello italiano straordinariamente bello a un prezzo relativamente ragionevole. Anzi, data la sua bellezza e il prezzo, presumevo fosse già stato acquistato. Invece, quando ho chiesto alla famosa società inglese Sotheby's, mi hanno scritto che era ancora disponibile, quindi ho acquistato frettolosamente un biglietto aereo per visitarlo di persona prima del confinamento per il Covid e sono arrivato a Settimo Vittone venerdì 6 agosto, per poi trascorre 5 giorni nel maniero, ammirandone l'esterno, l'interno e l'ambientazione, in particolare la cultura e la gente della zona. Ho vissuto in molti posti durante i miei 55 anni, comprese diverse località in Europa, Giappone e Stati Uniti, ma non ho mai incontrato persone più accoglienti, gentili, colte e allo stesso tempo con i piedi per terra come nella zona di Settimo Vittone e di Montestrutto. Per quanto io adori il paesaggio, la storia, la cultura, il vino e il cibo, sono le persone che rendono questo posto un angolo di paradiso.»

«Mia moglie Carol e mia figlia Anna - prosegue Karl William Fugelso - possono attestare che ero pieno di entusiasmo quando sono tornato dal viaggio, come pure molto nervoso per riuscire a concludere la trattativa, prima con i venditori a settembre e quindi attendendo la scadenza delle prelazioni a gennaio 2022. Non ho voluto il castello solo per il piacere della mia famiglia e dei miei amici, ma anche perché mi sentivo come se avessi una casa nuova e per molti versi migliore di quella che ho a Baltimora. In effetti, le persone che ho conosciuto quell'agosto del 2021 e in un viaggio successivo a dicembre 2021, così come durante i viaggi di giugno ed agosto 2022, li sento davvero come una seconda famiglia o addirittura come un'estensione della mia prima famiglia. Naturalmente, da studioso di medievalismo e medioevo, oltre che da appassionato del grande musicista e compositore Rosario Scalero, che visse e insegnò per molti anni proprio nel castello, ho voluto anche preservare e promuovere la storia del maniero. A tal fine, ho lavorato con Christian Verraz di Settimo Vittone, esperto del castello e di tutta la storia e l'architettura della zona, e con Giovanni Bassoli, professore di restauro attualmente impegnato a recuperare i preziosi affreschi del dell’edificio». «A tal fine, - aggiunge il professor Fugelso - con la mia famiglia abbiamo aperto il castello per le giornate del Fai di sabato 26 e domenica 27 marzo di quest'anno, quando oltre 2.700 persone hanno visitato il castello e i giardini, quindi abbiamo ospitato un laboratorio musicale di 4 giorni per 14 studenti a settembre in onore di Scalero. Per contribuire alla copertura dei costi, mettiamo a disposizione il castello per l’ospitalità, selezionando attentamente coloro che intendono soggiornarvi e riservando per noi alcuni periodi all'anno, soprattutto quando Anna è in vacanza dalla scuola.»

«Idealmente, è così che continueremo a condividere il castello di Montestrutto con la nostra famiglia, gli amici, la comunità locale e il mondo in generale. - conclude Karl William Fugelso - Sebbene io e la mia famiglia adoriamo i nostri momenti tranquilli insieme lì, il castello è troppo storicamente, architettonicamente e musicalmente importante per tenerlo tutto per noi. Ci sentiamo infatti in dovere di condividerlo attraverso eventi come le giornate Fai, i laboratori, i convegni, per non parlare dei 2 volumi di studi che sto realizzando, per restituirlo alla comunità come punto di orgoglio locale, così come fu per molti secoli dopo la sua fondazione fissata nell'anno 892.»

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