Il primo cru di Cave Monaja svelato a Courmayeur

Il primo cru di Cave Monaja svelato a Courmayeur
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Giovedì scorso, 31 marzo, l’enologo Chul Kyu Andrea Peloso di Cave Monaja, azienda vinicola di Quart fondata nel 2018, ha presentato il suo primo cru, denominato SélectionMonaja, al Grand Hotel Royal & Golf di Courmayeur in abbinamento ai piccoli assaggi realizzati dallo chef stellato Paolo Griffa. Il nuovo vino, denominato “Souvenii” nasce in memoria della signora Luigia Cuaz - ex proprietaria del terreno vitato, mancata qualche anno fa - e per premiare la stessa vigna che nel 2020 ha saputo esprimersi al meglio dando vita a 800 bottiglie dalle caratteristiche organolettiche uniche e di qualità: distinto da un colore rosso rubino intenso, profumi di confettura e frutti di bosco, al palato denota corpo e struttura con un finale lungo e persistente. I vitigni - 40 per cento di Fumin, 40 per cento di Petit Rouge e 20 per cento di Vien de Nus - provengono da un unico appezzamento di 60-70 anni situato nella prima collina di Aosta a 650 metri di quota in armonica coesistenza con ciliegi, peri e fichi. Durante il processo di vinificazione le uve diraspate vengono fatte fermentare con lieviti indigeni in un serbatoio inox dove il controllo delle temperature, il nutrimento e il giusto apporto di ossigeno permettono di avere una fermentazione ottimale. Le follature quotidiane manuali massimizzano l’estrazione del colore e delle sostanze polifenoliche al fine di ottenere un vino di ottima struttura e complessità. Alla fermentazione alcolica di una decina di giorni segue una lunga macerazione post-fermentativa di 3 o 4 settimane in modo da poter estrarre tutto il potenziale e i caratteri del terroir prevalentemente morenico esposto a sud. Il vino prosegue il proprio percorso di affinamento in acciaio a cui seguono almeno 12 mesi in bottiglia prima della messa in commercio. L’intera produzione di Cave Monaja si svolge nel massimo rispetto del ciclo naturale della vite ma anche della vita, adottando tutte le pratiche colturali delle certificazioni bio, con particolare riguardo alla sostenibilità come principio da perseguire in ogni piccola scelta quotidiana. I vini prodotti sono 4 Aoc importanti, nati dal recupero di vecchi impianti e metodologie di lavoro classiche del territorio: il nuovo “Souvenii”, il rosso pluripremiato “Foehn”, il bianco affinato in legno “Stau” e “Monaja 300” - prodotto esclusivo di sole 300 bottiglie annue definibile come “gocce di storia” poiché ottenuto dalle viti più vecchie, tra cui quella monumentale di Farys - ai quali si aggiungono “Prêt à Boire Rouge” e “Prêt à Boire Blanc” considerati vini “gastronomici”, ovvero non da competizione, che trovano la loro massima espressione abbinati al cibo, rendendo assai più piacevole il desinare.

All'evento ai piedi del Monte Bianco ha partecipato anche il console generale della Corea del Sud di Milano Kang Hyung Shik.

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