“Il prezzo del gasolio agricolo è diventato insostenibile” L’allarme della Confederazione Agricoltori delle Alpi

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La Cia - Confederazione Italiana Agricoltori delle Alpi lancia un grido di allarme in merito al prezzo record e in costante aumento del gasolio agricolo, indispensabile per le lavorazioni di settore. «Accogliendo con favore le dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il quale riconosce l’essere di un quadro speculatorio in atto ed annuncia immediate verifiche da parte della Guardia di Finanza, auspichiamo un intervento sostanziale anche sulle componenti non industriali, fisse e variabili, che assieme determinano il prezzo finale del carburante (accise e Iva). - dichiara il responsabile di Cia Agricoltori delle Alpi VdA Gianni Champion - A loro infatti si imputano i salassi al distributore. Più volte le varie parti politiche si sono spese, in campagna elettorale, per eliminarle una volta al governo. Promesse puntualmente disattese. Le accise, nel dettaglio, influiscono oggi 0,617 centesimi sul litro di gasolio e l’Iva di altri 0.330: un totale di 0,947 che corrisponde al 55 per cento del prezzo finito. Più della metà, dunque, del costo del gasolio, che oggi non ha alternative in molte attività agricole, è dato da imposte, con il paradosso che l’importo Ivaviene calcolato anche sulle accise: una tassa su una tassa! La drammaticità apportata dalla fiammata dei costi produttivi ed energetici e da un’inflazione che si colloca su livelli senza precedenti sia almeno un’opportunità per sanare questo deficit, che da anni viene ignorato».

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