Il presidente Erik Lavevaz: «Lavorato più che in passato, tante scelte ferme da tempo sono state portate avanti»
«Nell'ultimo anno ci siamo venduti un po' male, peggio di quello che siamo. È di tutta evidenza che nell'ultimo anno il dibattito politico sia stato vivace. I partiti che sostengono questa maggioranza hanno cercato di trovare situazioni di maggiore stabilità. Questo però non vuol dire che la maggioranza attuale e soprattutto il governo hanno aspettato che questo avvenisse senza lavorare». Lo dice il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, durante la conferenza stampa di fine anno della giunta regionale, nel pomeriggio di giovedì scorso, 22 dicembre, a Palazzo regionale di Aosta. Al contrario, per Erik Lavevaz la sua Giunta e la maggioranza hanno lavorato. «Abbiamo ottenuto i migliori risultati in termini di aiuti alle famiglie e alle imprese durante la pandemia. Abbiamo approvato 36 leggi l'anno, nel 2021 e nel 2022, quando la media dei 10 anni precedenti era di 19 leggi».
Per il Presidente, «tante scelte ferme da tempo sono state portate avanti. Penso alla scelta sull'ampliamento dell'ospedale, al Piano regionale per la gestione dei rifiuti». Per Erik Lavevaz, «Gli ultimi 2 anni sono stati quelli con maggiore stabilità degli ultimi 10, al netto di ciò che succede fuori» dal Palazzo. Un proposito per l'anno nuovo? «Mettere fine a queste fibrillazioni, che non aiutano la serenità del lavoro. Spero di trovare un punto di equilibrio a questa maggioranza fino a traguardare la legislatura».
Messa da parte la politica, Erik Lavevaz ha affrontato i temi di attualità. «Credo che il 2022 sia stato un anno in cui il nostro pianeta ci ha voluto dare uno scossone, un assaggio di come sarà la vita sulla Terra nei prossimi anni» ha aggiunto il Presidente della Regione. «È stato un anno torrido, secco, molto difficile dal punto di vista climatico sia per l'agricoltura, sia per i ghiacciai». «Forse i meno attenti pensavano che il cambiamento climatico riguardasse i nostri figli, invece il 2022 ci ha insegnato che è qui e ora». La Valle d'Aosta «ha messo in campo aspetti di mitigazione, che coinvolgono tutti gli abitanti del pianeta». Per Erik Lavevaz, «come valdostani siamo pochi, ma dobbiamo fare il nostro piccolo. La Valle d'Aosta ha la fortuna di avere dati migliori su qualità dell'aria e delle acque». Secondo il Presidente, «adattarsi a questi cambiamenti vuol dire prendere in mano la situazione qui e oggi, penso all'aspetto della risorsa idrica». E annuncia «un'analisi complessiva del bacino idrografico della Valle d'Aosta» perché c'è la «necessità di nuovi bacini di accumulo» con un «intervento complessivo e studiato nell'interezza della regione».
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta «ha cercato di farsi carico delle emergenze dell'ultimo anno», sapendo di avere «la responsabilità di trovare delle sintesi per dare delle risposte ai cittadini». Lo dice Alberto Bertin, presidente del Consiglio Valle, durante la conferenza stampa di fine anno. Per Bertin, sono stati approvati «molteplici e importanti atti normativi di sostegno alle famiglie, alle imprese e ai disoccupati di lunga durata». Il Presidente del Consiglio Valle ha ricordato quindi i principali atti normativi approvati, dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti alla legge sulle consorterie.
La Foire come una volta
«L'anno nuovo inizierà con 2 belle notizie: il 15 gennaio toccherà alla Foire di Donnas, il 30 e 31 torneremo alla data storica della nostra Foire». Parole dell'assessore regionale allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, in apertura della conferenza stampa. Nel 2023 il suo Assessorato lavorerà al nuovo piano delle politiche del lavoro: «Dobbiamo costruire delle politiche che sappiano attrarre nuovi lavoratori e consentire a quelli che rimangono qui di continuare a crescere. Dobbiamo aggiungere dell'attrattività, produrre dell'inclusione e costruire delle reti, con un occhio di riguardo ai giovani e alle donne».
E aggiunge: «Nel 2022 è cresciuto il numero delle imprese e abbiamo lavorato al recupero dello stabilimento ex Brilla di Pont-Saint-Martin, che ha visto la sua rinascita grazie alla crescita dell'azienda Podium che andrà ad occupare questo stabilimento». In ballo c'è anche il rilancio degli stabilimenti ex Tecdis di Châtillon ed ex Balzano di Verrès: «Stiamo lavorando affinché anche questi due stabilimenti possano diventare di nuovo produttivi» conclude Luigi Bertschy.
Sanità, dossier personale La carenza di personale nella sanità è un problema, ma non solo in Valle d'Aosta. L'assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse, ha approfittato della conferenza stampa di fine anno per fare il punto della situazione. In Valle d’Aosta «abbiamo lavorato a un'indennità di attrattività e almeno in ambito economico abbiamo stipendi medi di 1.000 euro al mese in più per i medici e di 600 per gli infermieri». Per l'assessore Barmasse, «l'incentivo economico non è sufficiente, perché in alcuni reparti dove si lavorava in 20 oggi si lavora in 10». È stato avviato un ufficio di recrutement «per pubblicizzare la nostra sanità su inserti specialistici». Roberto Barmasse ha un lieve ottimismo: «Abbiamo tecnologie che non sono presenti in altre regioni che possono essere una possibilità di attrazione. Abbiamo un ospedale, di cui inizierà la costruzione nella prima metà del 2023, che può essere un altro motivo di attrattiva. Abbiamo la ricerca, con il progetto Cmp3 e la stiamo pubblicizzando tra i nuovi medici. Abbiamo intensificato i rapporti con l'Università». Purtroppo però «la nostra regione è bellissima, ma non lo è a livello lavorativo perché i medici non vogliono andare a lavorare nelle aree periferiche».Le società partecipate una ricchezza
«Saranno un Natale e un Capodanno nervosetti», esordisce con una battuta sulla situazione politica l’assessore all’Istruzione, agli Affari europei e Partecipate Luciano Caveri non si lascia sfuggire una battuta sulla situazione politica. Per ciò che concerne i temi relativi al suo Assessorato, Caveri conferma «la capacità di spesa della Valle d’Aosta dei fondi europei». Dossier società partecipate: «Sono una ricchezza da indirizzare attraverso politiche attive ben concertate con una Finaosta che compie 40 anni. Penso poi a Cva, che è diventata un’eccellenza in Italia nel settore delle rinnovabili. Agli impianti a fune, fiore all’occhiello nel Turismo. Al Casinò che risale. L’elenco potrebbe essere lungo».
Per Luciano Caveri l’istruzione è «una macchina complessa da modernizzare, lavorando sulla qualità, sulla digitalizzazione, sulla formazione, contrastando l’abbandono scolastico e favorendo un buon orientamento. Vasto programma, lo so bene, cui si aggiunge la forza del bilinguismo e del plurilinguismo».
Cambiamenti climatici, modello Valle d’Aosta
«Un terzo dei ghiacciai d'Italia è presente sul nostro territorio e di fatto il mezzo grado di aumento della temperatura in media nel raffronto dei decenni passati si evidenzia soprattutto nella fascia di altezza che va dai 1.000 ai 2.000 metri e il 49 per cento della superficie della nostra regione si trova propria in questa fascia». Lo dice l'assessore regionale al Territorio, Carlo Marzi. «Si è reso evidente che il modello Valle d'Aosta, e quindi il fatto di aver creato un squadra che ha messo insieme nel corso del tempo tutti gli agenti che partecipano a questo tipo di necessità, sia stato assolutamente necessario». Su rischi idrogeologici e valanghe, «è fondamentale che Il modello di mitigazione del rischio che parte dalla Regione e arriva fino alla guide e al soccorso alpino guardi al futuro con la possibilità di continuare a lavorare come ha lavorato finora», tenendo conto che «la digitalizzazione e la modernizzazione di alcuni processi sono importanti per affrontare questo genere di processi che continueranno a rappresentare un'eventualità quotidiana in questa regione». Su questo punto, l'Assessorato ha incentivato l'utilizzo delle nuove tecnologie stanziando 10 milioni di euro a favore del territorio per l'installazione di sistemi paravalanghe e sistemazioni idrauliche.
Cervinia, Coppa del Mondo più tardi
«Stiamo lavorando per posticipare la data del Cervino speed opening nel calendario della Fis di una o due settimane» rivela Jean-Pierre Guichardaz, assessore regionale ai Beni culturali, al Turismo, allo Sport e al Commercio. Lo speed opening - 4 discese libere, 2 femminili e 2 maschili - era in programma tra fine ottobre e inizio novembre ed è saltato per la mancanza di neve e le temperature alte.
La Valle d'Aosta «ha vinto il riconoscimento di Regione europea dello sport 2023, un premio che ci consentirà di far crescere la Valle» sostiene Jean-Pierre Guichardaz.
Biologico, grande opportunitàSul programma di sviluppo rurale, «una delle novità è l'attenzione al biologico che rappresenta un grande opportunità per le nostre aziende». Lo annuncia l'assessore regionale all'Agricoltura, Davide Sapinet. Nel 2023, «importanza fondamentale sarà data alla media montagna così come non verrà meno l'attenzione agli alpeggi con il rilancio della misura montecazione», aggiunge. Una delle sfide che riguardano il nuovo anno è anche l'approvazione della legge sulla multifunzionalità in agricoltura. Davide Sapinet si è soffermato poi sui cantieri forestali: «Confermiano i 145 operai e le 140 giornate ma la sfida importante sarà riuscire ad aumentare queste giornate e la professionalità dei nostri cantieri attivando le nuove selezioni».