Il presidente della Regione Erik Lavevaz: «Completare la squadra di governo con il posto mancante entro la fine di gennaio»

Il presidente della Regione Erik Lavevaz: «Completare la squadra di governo con il posto mancante entro la fine di gennaio»
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«Cercheremo di fare sintesi sugli incontri avuti tra forze politiche e scriveremo una roadmap per chiudere la legislatura mettendo in evidenza le priorità e le azioni caratterizzanti di questa maggioranza. L’ultimo tassello dopo i contenuti sarà quello di completare la squadra di governo con il posto mancante». Parole del presidente della Regione Erik Lavevaz, ancora Assessore all’Ambiente e Trasporti ad interim, che ha fatto il punto della situazione politica intervenendo alla conferenza stampa di fine anno del Consiglio Valle e della Giunta regionale nella mattinata di martedì scorso, 28 dicembre.

Si cercherà comunque di fare presto: «A gennaio proseguiremo il lavoro sui contenuti. L’ultimo atto sarà un po’ come quello di inizio legislatura: mettere insieme la squadra di governo. L’obiettivo è quello chiudere questa fase entro fine gennaio».

Sempre durante la conferenza stampa, rispetto ai rapporti con Roma il Presidente ha rilevato che «C'è una visione molto centralista, questo l'abbiamo visto in modo particolare parlando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le Regioni hanno chiesto una cosa logica, anche banale: di far parte della cabina di regia che regola il Pnrr. Questo ci è sempre stato negato, ed è sintomo del centralismo imperante che stiamo vivendo in questa fase storica».

«C'è stato un aumento delle impugnative del governo nei confronti delle Regioni speciali. - aggiunge Erik Lavevaz - Questo credo che non ci debba far abbassare l'asticella e non avere paura di legiferare in maniera più importante, non temere le impugnative. Ne va della nostra capacità di difendere il nostro particolarismo».

In questo quadro, Erik Lavevaz sostiene che «I rapporti con il governo sono cordiali, non vorrei essere retorico, ma c'è un ascolto continuo anche grazie alla collaborazione continua del senatore Albert Lanièce». Per il futuro, «La sfida sarà la transizione ecologica. Certo, la Valle d'Aosta ha piccoli numeri che non possono incidere sull'andamento globale, ma le sfide da cogliere sono tante. Nella logica dello sviluppo sostenibile, si cerca di migliorare tutti i temi per raggiungere risultati collettivi» conclude il Presidente della Regione.

Scuole a rischio chiusura

Del mondo della scuola ha parlato Luciano Caveri, l’assessore regionale all’Istruzione: «Si sta riflettendo, per le prossime ordinanze, sul personale. Abbiamo ancora oggi gli assistenti della disabilità e dei dsa che non hanno l’obbligo vaccinale, ed è assurdo».

In Valle d'Aosta il problema della denatalità morde ancora. In un anno sono stati persi circa 1.000 residenti e a pagarne le conseguenza sarà in prima battuta la scuola. «Se si va avanti così - spiega l'assessore regionale all'Istruzione Luciano Caveri, intervenuto alla conferenza stampa di fine anno del governo valdostano - avremo una popolazione sempre più anziana» e «Anche nel prossimo anno scolastico rischieremo di dover chiudere delle materne in alcuni paesi di media montagna».

Meno a rischio chiusura le scuole di alta montagna, che si trovano oltre i mille metri di altitudine, la cui apertura è tutelata, precisa l'assessore, «Da norme particolari che ci sono solo in Valle d'Aosta, anche se, dal punto di vista didattico e pedagogico avere delle scuole con 3 o 4 bambini o delle pluriclassi con la prima e la quinta insieme sono scelte molto discutibili».

«Al di là degli sforzi che verranno fatti, - conclude Luciano Caveri - è chiaro che non si può pensare che le materne e le primarie non abbiano una collocazione fisica locale perchè questo è quello che dà senso e radicamento alle comunità locali, ma è del tutto evidente che il tema della demografia va affrontato anche sulla base di elementi psicologici e sociologici su cui dobbiamo incidere perchè oggi in Valle d'Aosta vedo un proliferare di cani e molto meno di bambini».

Idrogeno, progetti in cantiere

«Nel piano politiche del lavoro, per il prossimo triennio, ci saranno circa 8 milioni di euro a sostegno dell'occupazione a cui si aggiungono le risorse dedicate alla formazione che provengono dal fondo sociale e dal Pnrr con cui vogliamo andare a contrastare la povertà, dare dei segnali rispetto al calo demografico e garantire un'attenzione verso i soggetti più deboli della società». Lo riferisce l'assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, intervenuto alla conferenza stampa di fine anno del governo regionale. «Grazie agli incentivi all'occupazione - aggiunge Luigi Bertschy - in pochi mesi 852 persone hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato» così come, per l'Assessore, è fondamentale «garantire un posto di lavoro ai nostri giovani» e «colmare quel gap formativo ancora evidente facendo in modo che i nostri giovani possano acquisire una formazione che poi possano mettere in pratica».

Un'attenzione particolare sarà riservata dall'Assessorato anche agli impianti a fune: «Vogliamo investire in strutture sempre più sicure e performanti e in un'economia che passi anche attraverso la formazione delle persone», aggiunge Luigi Bertschy. Per questo è in ballo un studio, che sarà affidato a Finaosta, che metta a punto una strategia «che dia risposte allo sci ma che guardi anche alla stagione estiva» per venire incontro «ad una clientela che chiede di poter differenziare la sua tipologia di vacanza».

Anche sullo sviluppo di una strategia legata all'idrogeno in Valle d'Aosta, qualcosa bolle in pentola. «Avendo un'importante azienda che produce energia idroelettrica, abbiamo tutte le caratteristiche per poterci giocare questa carta», conclude Bertschy riferendo che sono in corso delle interlocuzioni con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, «per avviare uno studio per iniziare a lavorare sul trasporto su gomma con dei progetti sperimentali che ci permettano di affacciarci su una visione del futuro legata al green e che ci devono vedere fortemente coinvolti nella transizione energetica che sarà una grande fonte di sviluppo per la nostra Regione».

“Uno dei territori più difficili”«Il valore di un territorio non può essere misurato sulla base dei suoi costi medi, se ragioniamo in questi termini facciamo il gioco di coloro che pensano che le piccole realtà locali devono tendere ad essere incluse e diventare qualcosa di più grande» e «questa è la sfida che il territorio valdostano deve compiere per contrastare le fortissime azioni di centralizzazione che sono in essere». Lo ha affermato l'assessore regionale alle Finanze Carlo Marzi, nel suo intervento alla conferenza stampa di fine anno.

«Dobbiamo dimostrare - aggiunge - che esistiamo perché rappresentiamo il minor numero di abitanti per chilometro quadrato e proprio per questo gestiamo uno dei territori più difficili del mondo con tutta una serie di necessità e di incombenze», che non possono essere solo frutto di costi medi, vale a dire «di un numero diviso per il numero totale degli abitanti di questo territorio». Carlo Marzi si è soffermato anche sull'importanza della digitalizzazione e di incentivare i valdostani all'utilizzo della fibra, presente su tutto il territorio regionale, grazie ad un investimento pubblico di 24 milioni di euro: «Ora tocca ai player privati prendere questo benedetto filo e fargli fare l'ultimo miglio portandolo nelle case dei valdostani», conclude l'Assessore precisando che «al momento del nostro insediamento 10 mila abitazioni erano collegate alla rete regionale, a fine 2021 son 17 mila, ma puntiamo ad averne 60 mila entro il 2022».

Il tennis torna in quotaIl Ladies Open Wta 250, il torneo di tennis femminile di respiro internazionale che si è svolto a fine ottobre a Courmayeur, potrebbe tornare in Valle d'Aosta anche nel 2022. «Stiamo valutando una loro riproposizione», dice l'assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz, intervenendo alla conferenza stampa di fine anno del governo regionale. Jean-Pierre Guichardaz mette poi in fila i diversi grandi eventi che la Valle d'Aosta ospiterà nel 2022, dalla tappa del Giro d'Italia con arrivo a Cogne, alla tappa montana del Jova Beach, il tour di Jovanotti, al gran premio Goriziana di biliardo che si terrà a Saint-Vincent: «La strategia dei cosiddetti grandi eventi trova terreno fertile in Valle d'Aosta - spiega - grazie alla buona disposizione dei territori ad accogliere eventi di vasta portata e alla macchina organizzativa e di sostegno che la Regione attraverso le sue strutture ha ormai ampiamente collaudato».

Anche per quanto riguarda la promozione del ricco patrimonio dei castelli valdostani aperti al pubblico - che recentemente si è arricchito con l'apertura straordinaria del castello di Aymavilles, che diventerà definitiva nella primavera del 2022 - «Abbiamo intrapreso una corposa opera di messa in rete e di promozione tramite i canali social». E che coinvolge oltre ai siti di maggiore interesse anche tutte le mostre visitabili sul territorio regionale con l'obiettivo «di raccontarli, tutelarli e lasciarne memoria ma anche per valorizzarli ai fini turistici e commerciali» soprattutto «nei confronti dei mercati turistici di prossimità che in questo periodo di chiusure sembrano molto attratti da questo tipo di turismo slow».

Prodotti locali, ancora voucher Nel campo dell'agricoltura «La politica non può che garantire un'autonomia finanziaria e una giusta remunerazione», cercando «di elevare la qualità della vita degli operatori del settore» ha affermato l'assessore all'Agricoltura Davide Sapinet alla conferenza stampa di fine anno. In quest'ottica, oltre alla riproposizione dei voucher per l'acquisto di prodotti agroalimentari locali, in partenza a gennaio, nei primi mesi dell'anno saranno lanciate anche 2 nuove misure indirizzate ai giovani agricoltori, a sostegno dei nuovi insediamenti e degli investimenti nel settore. «In vista della nuova programmazione 2023-2027 - aggiunge Davide Sapinet - stiamo anche lavorando in sinergia con le altre regioni alpine per sostenere le aziende in un momento drammatico caratterizzato dall'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime».

Per Davide Sapinet bisogna perseverare nel solco del sodalizio agricoltura-turismo: «Il 2022 sarà l'anno dell'approvazione della legge sulla diversificazione in agricoltura che darà molte risposte al settore agrituristico» annuncia l'Assessore. «Dobbiamo cercare di vendere un prodotto ma anche un territorio» sostiene, ricordando «L'ottima promozione del Consorzio dop Fontina che ha voluto vendere e associare un prodotto al suo territorio, la sfida ora è conferire il giusto prezzo al prodotto».

“Molto bene le terze dosi”Anche in Valle d'Aosta sono stati rilevati i primi casi di variante Omicron. Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità Roberto Barmasse ricordando che siamo davanti «ad una variante molto infettiva e per questo la velocità di somministrazione delle terze dosi è fondamentale in questo momento per poter cercare di ridurre al minimo l'impatto di questa pandemia sulla società».

Riguardo all'andamento della campagna vaccinale, Roberto Barmasse si definisce nel complesso soddisfatto: «E' stato uno sforzo organizzativo enorme e lo è ancora» afferma, sottolineando che «La somministrazione delle terze dosi sta andando molto bene, siamo tra le regioni che sfruttano al massimo la somministrazione di vaccini». Anche l'estensione della vaccinazione ai bambini under 12, in Valle d’Aosta, «Ha avuto per il momento una risposta soddisfacente» conclude Roberto Barmasse, anche grazie al lavoro svolto «Dai pediatri che ci stanno dando una mano vaccinando negli ambulatori e negli hub».

Un terzo marca Covid

«Un terzo delle leggi approvate nel 2021 hanno un collegamento diretto o indiretto con il sostegno alle famiglie e alle imprese» per l'emergenza Covid-19. Lo ha detto il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin durante la conferenza stampa. «L'attività legislativa è stata legata all'emergenza» aggiunge Alberto Bertin. Che ricorda «Il ruolo molto importante dell'opposizione, un ruolo di sintesi importante che ha portato all'approvazione di molti atti condivisi».

Alberto Bertin ricorda anche che, a livello nazionale, il «Consiglio Valle è stato uno dei pochi ad avere un'attività in presenza, con poche interruzioni».

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