Il presidente della Regione Alberto Cirio in visita a Borgofranco

Il presidente della Regione Alberto Cirio in visita a Borgofranco
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Il sindaco di Borgofranco Fausto Francisca, con la Giunta e il Consiglio comunale, ha ricevuto mercoledì scorso, 31 marzo, la visita del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, finalizzata ad avviare un percorso di collaborazione con le istituzioni regionali e a monitorare le operazioni di vaccino nei paesi piemontesi; era assente per motivi inderogabili il secondo ospite in programma, l’assessore regionale Maurizio Marrone. La prima tappa del tour è stata in Municipio, per i saluti istituzionali e un breve intervento del Governatore. «La Regione Piemonte ha raggiunto il suo fine di effettuare 20mila vaccinazioni al giorno - ha esordito Alberto Cirio - puntando ora a raggiungere le 40mila, così da avere entro maggio, con 1 milione di vaccini al mese, tutta la regione coperta. Abbiamo contattato a supporto 3.000 medici, di cui la metà ha già risposto alla chiamata. Ci muoviamo all’insegna del motto “più fiale, meno fogli”, con rispetto della sicurezza ma senza le lungaggini della burocrazia».

A seguire, il drappello si è recato a piedi, in una breve passeggiata tra le vie dell’antico ricetto, fino a Palazzo Marini, dove Alberto Cirio è stato accolto da una rappresentanza di Formont (sede dell’Ente di Formazione Professionale) e di Unuci - Le Stellette del Canavese (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia). Qui ha visitato le sale dell’edificio, pronte ad accogliere presto una nuova funzionalità dopo i lunghi lavori di recupero, come spiegato dall’assessore comunale Gabriella Gedda. La visita è quindi proseguita al centro di vaccinazione anti-Covid 19 allestito a Palazzo Choc, dove il governatore si è intrattenuto con i medici del personale in servizio e con i vaccinandi, accertandosi del regolare svolgimento delle operazioni sanitarie.

Ultima tappa: l’antico borgo dei Balmetti, lungo il percorso della Via Francigena, attraverso le bellezze del paesaggio che sono corollario del fenomeno “della montagna che respira”, caratteristico delle cantine naturali a ridosso del monte. «Sono molto colpito dalla realtà dei Balmetti. - ha dichiarato Alberto Cirio - L’idea della montagna che respira è simbolo della ripresa del dopo-Covid, il ritrovare il respiro che ci è stato tolto dal virus, assaporare l’aria fresca di un luogo che è rimarchevole per eccellenze tipiche, salubrità e benessere. Presto depositeremo le linee guida per ottenere fondi europei da impiegare per progetti relativi ai Balmetti».

Sosta anche all’antica fabbrica della birra De Giacomi (fondata nel 1860), patrimonio edilizio industriale da conservare, rigenerare e rifunzionalizzare. «L’Amministrazione - ha commentato il sindaco Fausto Francisca - ha dimostrato di voler tutelare e di valorizzare le produzioni agro-alimentari tradizionali locali che costituiscono una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico, nonché uno strumento di promozione dell’immagine del nostro territorio».

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