Il Pnrr nega i fondi per il maneggio Il Comune chiede aiuto alla Regione
Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza non arriveranno fondi per il nuovo maneggio di Aosta. Perciò il Comune tenterà la strada di ottenere le risorse necessarie dalla Regione. Il progetto era stato inviato venerdì 22 aprile scorso, in ottemperanza alle scadenze del bando Pnrr, per interventi di realizzazione di nuovi impianti o rigenerazione impianti esistenti di interesse delle federazioni sportive. Lunedì 11 aprile l’Amministrazione comunale aveva segnalato alla Federazione Italiana Sport Equestri la richiesta di sostegno, allegando la documentazione tecnica, senza avere risposta alcuna. L’importo dei lavori, comprensivo delle somme a disposizione, ammontava a 4milioni e 390mila euro con una quota a carico del Comune di 390mila euro. Lo scorso mese di luglio, però, all’Amminisrazione comunale è stato comunicato che il progetto non era stato ammesso al finanziamento del Pnrr. Prima di ottenere tale risposta, lunedì 16 maggio, il Comune ha inoltrato domanda di finanziamento alla Regione, nel caso in cui, come poi è successo, l’opera non fosse stata finanziata. La Regione ha risposto martedì 31 maggio, facendo riferimento alla legge numero 16 del 2007 realativa a “Nuove disposizioni per la realizzazione di infrastrutture ricreativo-sportive di interesse regionale”. Lunedì 20 giugno, pertanto, è stata chiesta alla Regione la classificazione del maneggio come “Impianto ad interesse regionale”. Il finanziamento richiesto alla Regione sarà pari al 50 per cento dell’importo complessivo: tale possibilità discenderà dal riconoscimento, in corso di istruttoria, dell’interesse regionale dell’impianto ai sensi della normativa in vigore. «Purtroppo l’esito della domanda di finanziamento è stato negativo. - ammette l’assessore comunale ai Lavori pubblici Corrado Cometto - In effetti, nonostante l’impegno degli Uffici e dei professionisti incaricati, non può sempre andare bene. Trattasi di procedure concorsuali dove le domande pervengono da tutta Italia e i concorrenti sono agguerriti. In questo caso la procedura era condizionata dalla promozione dell’intervento da parte della federazione di settore, in questo caso la Fise, la quale ha appoggiato l’impianto di Pinerolo. Aosta si è comunque piazzata bene essendo la prima esclusa. Scongiurata la realizzazione della “scuola Polmone” l’area manterrà la sua vocazione sportiva, insieme a tutti gli impianti esistenti sui quali sono in corso importanti lavori, come per il Palaindoor, e progetti, ad esempio per la pista di atletica e per il Palaghiaccio. L’attenzione dell’Amministrazione per gli sport equestri resta invariata e confidiamo che, a seguito del riconoscimento di interesse regionale, si possa avviare un progetto, magari per lotti successivi, reperendo le necessarie risorse proprie, oltre a quelle che verranno messe a disposizione della Regione a seguito del riconoscimento dell’interesse regionale».