Il piano strategico delle Funivie prevede il prolungamento della vita tecnica dei due impianti di Youla e Arp
L'importanza degli impianti funiviari di Youla e Arp per il comprensorio sciistico di Courmayeur è stata portata all'attenzione del Consiglio Valle dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare di mercoledì scorso, 19 aprile.
Il vicecapogruppo Stefano Aggravi ha chiesto di sapere quale è lo stato delle manutenzioni o delle evoluzioni di questi 2 impianti; se ci sono state interlocuzioni con l'attuale Amministrazione comunale di Courmayeur; quali scelte ha condotto la società gestrice del comprensorio sciistico.
Proroga di 4 anni
L'assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito: «Nel 2021 il gestore ha ottenuto per la funivia della Youla la proroga di 4 anni della vita tecnica. Quest'anno sarà fatta medesima richiesta per la funivia Arp e il procedimento per l'ottenimento della concessione è stato iniziato a marzo scorso. Per quanto riguarda la visione prospettica, il piano strategico approvato lo scorso anno dal Cda della società prevede il prolungamento della vita tecnica dei due impianti da effettuarsi nelle more dell'entrata in esercizio di quello nuovo. Il progetto si pone l'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi per l’accesso delle piste alle quote più alte e di razionalizzare i costi gestionali. La società proporrà nel suo piano di sviluppo una progettualità per il prossimo quinquennio che sarà oggetto di confronto con Finaosta e che prevederà anche la sostituzione della seggiovia Maison Vieille. La validazione del piano di sviluppo è importante per dare successivamente seguito alle attività di progettazione, alle fasi autorizzative, alle richieste di finanziamento e alla programmazione finanziaria. L'Amministrazione regionale deve infatti impegnarsi per mettere a disposizione le risorse, allo stesso modo lo devono fare le società che devono potersi impegnare per la quota parte di propria competenza.»
Società da valorizzare
«Attualmente l'attenzione è puntata sui grandi progetti, come quello di Cime Bianche e, spesso, si dimentica che i comprensori hanno costi di manutenzione dovuti anche all'età e bisogna contemperare la necessità del grande sviluppo con il mantenimento dei comprensori. - ha commentato Stefano Aggravi - Gli impianti Youla e Arp hanno la loro età e necessitano di un prolungamento della vita utile. Il focus dev'essere legato ai 3 obiettivi: razionalizzazione, tenere alta la quota e la qualità della struttura declinati nell'ottica dello sviluppo sostenibile nel breve, medio e lungo periodo. Per quanto riguarda i contributi, il fatto che siano erogati in percentuale è positivo, in quanto stimolano le società a valutare il ritorno dell'investimento che dovranno fare. Un indicatore che deve essere utilizzato per tutti i comprensori è la sostenibilità che esprimono le società non solo in termini di risultati ma anche in termini di reperimento delle risorse con la propria forza. Queste società dovrebbero essere valorizzate rispetto a quelle che hanno sempre il "fiato corto". Un punto di partenza per ragionare sul futuro dei nostri impianti a fune in un'ottica complessiva.»