Il Pd VdA? «Brutta copia di Italia Viva»

«Si sta costruendo un partito appiattito al centro, un brutta copia di Italia Viva, lontano anche da quei valori della storica sinistra democratica». Lo scrive in una nota Area Democratica-Gauche Autonomiste, forza politica nata come associazione interna al Partito democratico, ma che ha scelto di non partecipare al congresso del Pd VdA di martedì 7 dicembre prossimo. Area Democratica esprime «grandi perplessità rispetto al “dibattito unidirezionale” del percorso congressuale del Pd, e rispetto alle dichiarazioni del commissario» Umberto D'Ottavio «e del candidato unico» Luca Tonino, «che prefigurano un congresso “bloccato”, un Pd chiuso su se stesso, sempre più lontano dalle forze progressiste che lo hanno aiutato a tornare in Consiglio regionale, appiattito sul “centrismo” autonomista, lontano anche dalle posizioni avanzate dal Pd a livello nazionale».

I coordinatori Raimondo Donzel, ex consigliere regionale del Pd con gli autonomisti, e Gianni Champion, si chiedono «quale dibattito libero può scaturire se vi è l'impossibilità di mettere in discussione i contenuti della maggioranza che sostiene la giunta Lavevaz, nonostante l'allontanamento dal programma di legislatura concordato, e sebbene l'auspicata verifica programmatica si stia riducendo ad un tagliando “strisciante” che non sembra chiudersi mai».

Poi ricordano «le ultime votazioni in Consiglio, dove il gruppo che fa capo al Pd subisce che gli alleati di governo non votino una sua mozione sulla detassazione degli assorbenti e si trovi obbligato a votare a testa bassa una mozione della Lega che condanna la “macellazione religiosa”, usata strumentalmente contro le culture dei migranti, come se la sofferenza degli animali fosse un problema di religioni e non faccia riferimento a diritti universali».

Area Democratica conclude: «Nel Pd del commissario, si è arrivati a invitare a partecipare i cittadini ad un congresso i cui confini di manovra erano già stati imposti e ben definiti sin dall'inizio, ignorando palesemente gli impegni politici ed economici di collaborazione con il Progetto Civico Progressista. Tutte le ragioni della non partecipazione di Area Democratica-Gauche Autonomiste al congresso del Pd trovano quindi puntuale conferma dallo sviluppo degli avvenimenti».