Il Palazzo Cogne deve essere restituito alla Regione entro il mese di settembre
Il Palazzo Cogne di corso Battaglione Aosta deve tornare alla Regione. Lo ha deciso mercoledì scorso, 14 aprile, al termine del processo di primo grado, il giudice civile del Tribunale di Aosta Simona Modolo. E' stato infatti dichiarato estinto il contratto di comodato tra l'ente pubblico e il Circolo culturale sportivo Cogne Aosta, che dovrà riconsegnare l'immobile entro mercoledì 15 settembre, libero da cose e persone. Il Circolo è stato inoltre condannato a rimborsare 3.500 euro di spese di lite. Durante l’udienza il presidente del Ccs Cogne Giorgio Giovinazzo ha fatto presente che con Vallée d’Aoste Structure ha trovato una nuova sede per il Circolo. Per le opere di ristrutturazione e il trasloco serviranno 6 mesi. Per questo il presidente Giorgio Giovinazzo ha riferito che la riconsegna dell'immobile potrebbe avvenire entro fine anno.
Era stata la Regione Valle d'Aosta a rivolgersi al Tribunale, chiedendo la restituzione dell'immobile, sostenendo che il contratto di comodato era scaduto nel 2004. Nell'agosto 2019 l'ente pubblico aveva comunicato il recesso al Ccs Cogne, chiedendo il rilascio entro 15 giorni, senza ottenerlo. Il giudice ha ritenuto che la Regione può chiedere l'immediata restituzione dell'immobile ma ha fissato il termine del 15 settembre prossimo considerati i tempi del trasloco delle attrezzature sportive e le difficoltà legate all'emergenza sanitaria in corso.
Un trasloco impegnativo
«Abbiano individuato un sito compatibile con le esigenze del Cral Cogne. - riferisce il presidente del Circolo ricreativo Giorgio Giovinazzo - Nella sede di corso Battaglione Aosta avevamo a disposizione 2.300 metri quadrati e pertanto è necessario che quella nuova abbia una superficie compatibile con gli spazi richiesti dalle nostre attività. I vertici di Vallée d’Aoste Structure mi hanno riconfermato la disponibilità di un luogo idoneo ma non abbiamo ancora formalizzato nulla ed è per questo che non ritengo opportuno rivelare quale sia». Nonostante la vicenda giudiziaria abbia visto soccombere il Cral Cogne, il presidente Giorgio Giovinazzo sottolinea il nuovo clima di sinergia instauratosi con l’attuale Giunta regionale rispetto a quella precedente, in particolare con l’assessore alle Finanze Carlo Marzi con cui vi è stato un proficuo confronto. Tanto che, annuncia ancora Giorgio Giovinazzo, il Cral Cogne non ricorrerà in secondo grado contro la sentenza. «Difatti stiamo vivendo una nuova fase. - è il ragionamento di Giorgio Giovinazzo - Lasciato alle spalle lo scontro con la Regione, ora la priorità è salvaguardare quelle attività per le quali il Cral Cogne è stato un punto di riferimento per la comunità negli ultimi 90 anni. Insomma, dobbiamo salvare il Circolo. Le risorse sono quelle che sono, tenuto conto che lo stop forzato imposto dalle misure di sicurezza per la pandemia hanno impedito di realizzare gli introiti derivanti da corsi e lezioni. Il trasloco giocoforza comporterà un esborso notevole. Pertanto per compiere tale operazione nei tempi prefissati sarà indispensabile trovare dei partner che ci sostengano, dato che adeguare la nuova sede alle nostre necessità richiederà a sua volta una spesa importante». Nel 2019 erano state organizzate proteste da parte dei soci del Circolo dopo la richiesta dell'ente pubblico di sgomberare lo storico edificio in corso Battaglione Aosta, tra le quali una manifestazione a ritmo di balli e canti sotto Palazzo regionale. Ora, alla luce della ritrovata unità di intenti tra Cral Cogne e Amministrazioni regionale, sembra che la rabbia abbia ceduto il passo alla ricerca di un nuovo futuro per il Cral Cogne che potrà essere costruito solo sulle fondamenta di una leale collaborazione tra le parti. «Credo che si riuscirà a risolvere la questione - conclude Giorgio Giovinazzo - prima di quanto si possa immaginare».