Il paese spera di non perdere il castello

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La notizia probabilmente era nell’aria già da qualche tempo, sebbene la famiglia proprietaria del Castello di Montalto sia così riservata e discreta che nulla di ufficiale è trapelato fino all’ultimo. E ora che è confermata dal recente articolo de La Vallée Notizie, se ne parla parecchio in paese. Il maniero è stato messo in vendita alla cifra di 4,85 milioni di euro. Dell’importante operazione si sta occupando l’Agenzia Romolini Immobiliare di Arezzo. Su una cosa probabilmente sono tutti d’accordo nella piccola comunità: si spera che i nuovi proprietari mantengano con la gente del posto quel rapporto di collaborazione e disponibilità che non è mai venuto meno negli anni, e che il complesso possa ancora essere utilizzato, come è accaduto negli ultimi 20 anni, per eventi culturali o di stampo sociale, o per visite guidate per apprezzarne la bellezza dei luoghi e del contesto paesaggistico. In passato il maniero, proprio per la sua collocazione e per la sua atmosfera, è stato lo scenario di importanti film e cortometraggi di respiro internazionale come il film «Dracula» di Dario Argento o la fiction tv in costume «La Freccia Nera».

Il sindaco di Montalto, Renzo Galletto, ripercorre brevemente la storia (l‘ultima parte, quella più recente ovviamente) che inizia dal tragico incidente in elicottero avvenuto agli inizi degli anni Novanta in cui perse la vita il conte Allioni di Brondello, che all’epoca era proprietario del castello. L’immobile passò in eredità all’attuale proprietario, Domenico Desimone, alla cui famiglia gli Allioni erano molto legati da rapporti di lavoro e di amicizia. Già una prima tranche di interventi di recupero era stata eseguita dagli Allioni negli anni Sessanta e Ottanta, la nuova proprietà riprese e portò a termine negli ultimi anni nuove opere di restauro funzionali sia agli interni che agli esterni, insieme ad opere di valorizzazione del parco che si estende su oltre 60mila metri quadrati.

Attualmente della cura del castello e del bellissimo parco si occupano 3 persone, una custode che vi risiede in pianta stabile, un giardiniere e sua moglie.

«L’ultima volta che mi vi sono recato - spiega il sindaco Renzo Galletto - non è moltissimo tempo fa, perché occasionalmente il castello viene aperto per visite private, oltre che per eventi organizzati con le scuole e le associazioni del territorio e in collaborazione con il Comune. Posso dire che c’è sempre stato un ottimo rapporto e abbiamo apprezzato la disponibilità dei proprietari, signori nel vero senso del termine».

La famiglia, che vive a Roma, quando torna a Montalto Dora non risiede al castello, ma in una casa in centro paese. Tutti conoscono la loro riservatezza e il loro stile d’altri tempi, tanto è vero che i proprietari vengono chiamati semplicemente lui «l’avvocato» e la moglie «l’ingegnere».

Un particolare curioso viene ancora narrato dal sindaco Galletto. Nel 1996 (la famiglia era proprietaria del castello da un paio d’anni circa) in occasione della prima edizione della Sagra del cavolo verza, la tradizionale festa che si svolge a novembre, i proprietari del castello si prestarono a titolo gratuito, per l’ideazione e il brevetto del marchio della Sagra.

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