«Il paesaggio alpino incontra la cultura. Patrimonio culturale e paesaggio per un nuovo turismo alpino» è online
E’ disponibile al link http://www.greeneconomy-ccapp.it/ALMCC2020/?page_id=5614 la pubblicazione «Il paesaggio alpino incontra la cultura. Patrimonio culturale e paesaggio per un nuovo turismo alpino», realizzata a cura della Regione e della Delegazione Italiana in Convenzione delle Alpi - Ministero della Transizione Ecologica, con l'assistenza scientifica di Eurac Research e di Fondazione Montagna sicura.
Il volume, che si inserisce nella cornice delle iniziative per la Giornata Internazionale della Montagna 2021, quest’anno dedicata al tema del turismo sostenibile, raccoglie gli atti della Conferenza internazionale Alpine Landscape Meets Culture, Cultural Heritage and Landscape for a new Alpine tourism organizzata dal 28 al 30 settembre 2020 in attuazione delle decisioni della XV Conferenza dei Ministri delle Alpi (Innsbruck 2019).
La pubblicazione propone un’ampia riflessione sull'importanza di promuovere e valorizzare il territorio alpino attraverso il patrimonio culturale e paesaggistico. La prima sezione è dedicata alle opportunità di valorizzazione del paesaggio culturale nelle Alpi attraverso le Convenzioni Unesco, con un importante focus sul progetto di candidatura dell’Espace Mont-Blanc. Nella seconda parte viene analizzata la dimensione culturale del paesaggio alpino, inteso come riferimento di base per un’elaborazione intellettuale spesso simbolica, che genera risultati culturali di tipo teorico e artistico. La terza sezione del volume è invece dedicata al turismo alpino e ai possibili ambiti di intervento per innovare l’offerta, offrendo tra l’altro spunti di riflessione sull’evoluzione delle modalità di frequentazione della montagna in epoca pandemica e sulle nuove prospettive per una ripartenza all'insegna della sostenibilità.
«Con questa pubblicazione - commenta il Presidente della Regione Erik Lavevaz - abbiamo inteso condividere le riflessioni emerse durante la conferenza, con l’obiettivo di estendere la discussione a tutte le comunità dell’arco alpino, attraverso un confronto destinato a svilupparsi ed arricchirsi, vista la grande attualità dei temi affrontati. Per la Valle d’Aosta l’importanza di questo lavoro risiede, anche, nell’opportunità di presentare le idee che fondano la proposta di candidatura del Monte Bianco a Patrimonio mondiale dell’Umanità come paesaggio culturale rappresentativo dell’intero arco alpino. In un contesto ricco di cultura materiale e immateriale come quello alpino, riconoscere il potenziale del patrimonio culturale e storico artistico custodito e ispirato ai paesaggi permette di ripensare le esperienze di visita delle Alpi in una prospettiva innovativa e ancora non del tutto valorizzata. Questo volume vuole essere di stimolo a pensare a un turismo alpino culturale innovativo, in grado di far conoscere la dimensione culturale delle Alpi forse non abbastanza esplorata, ma che proprio per questo potrebbe diventare sempre più attraente nei prossimi anni».