“Il nuovo Conad non sarà più grande di quello attuale”

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E’ sbarcata in Consiglio Valle giovedì scorso, 7 novembre, la questione della prossima apertura della nuova sede del supermercato Conad nell’ex area Vuillermin a Verrès. A sollevare l’argomento è stata un’interpellanza illustrata dal consigliere di Forza Italia Christian Ganis, in cui si parlava genericamente di «un supermercato in una zona strategica del paese» e delle «preoccupazioni nei commercianti della zona, tenuto conto che un nuovo supermercato potrebbe causare grave perdita di fatturato per tutte le attività ubicate nel centro urbano di Verrès».

«Agli atti dell'Assessorato non vi sono comunicazioni riguardo all'insediamento di un supermercato a Verrès. - ha risposto l'assessore al Commercio Giulio Grosjacques - Anche l'Amministrazione comunale ha fatto sapere che ad oggi non risulta depositata alcuna pratica edilizia per la costruzione di un nuovo edificio commerciale sul lotto dell'ex area Vuillermin. L'unico titolo abilitativo edilizio relativo a quella zona, depositato nel 2024, riguarda un intervento di bonifica di copertura in amianto dei capannoni esistenti. Ho comunque voluto sentire il proponente dell'iniziativa dell'intervento di rimozione di amianto, il quale mi ha detto che in seguito verrà presentata una richiesta di intervento edilizio per una riqualificazione totale dell'area allo scopo di trasferire l'attuale attività di media struttura di vendita attualmente collocata nello stesso Comune: nella nuova struttura non troverebbero spazio nuovi generi merceologici né maggiori superfici rispetto a quelle attuali, salvo un nuovo reparto di pescheria negli spazi necessari a garantire un servizio di qualità per un'attività non presente a Verrès né nei comuni limitrofi».

In merito alle strategie per la tutela degli esercizi di vicinato, l'Assessore ha ribadito «l'importanza che riveste per la Regione la presenza diffusa di attività commerciali sul territorio, che presidiano e mantengono vive le nostre comunità fornendo servizi indispensabili per i residenti e per i turisti. Tuttavia, l'introduzione di restrizioni all'insediamento di specifiche categorie di attività non è percorribile perché nessun intervento commerciale può prescindere dal rispetto dei principi di tutela della concorrenza, della libertà di stabilimento e della libera prestazione di servizio che, in applicazione della Direttiva "Bolkenstein" prevalgono nella generalità dei casi. Nella sua formulazione attuale, la legge regionale sul commercio (n.12/1999), tenuto conto della specificità territoriale della Valle, stabilisce che il libero accesso e l'esercizio di attività commerciali possono essere limitati, ma soltanto quando l'obiettivo è tutelare la salute, i lavoratori, i beni culturali e l'ambiente. La normativa regionale valorizza le piccole realtà commerciali in accordo con i principi del Piano territoriale paesistico in un'ottica di tutela degli insediamenti di montagna: questa valorizzazione è attuata per il tramite di scelte di natura urbanistica che competono essenzialmente alle amministrazioni comunali e non vi sono strumenti che consentano alla Regione di impedire ad un ente locale di destinare un'area del proprio territorio all'insediamento di una media o grande struttura di vendita. L'Assessorato sta ora definendo un aggiornamento della legge 12 per perseguire il miglior equilibrio possibile tra i vincoli di rispetto dei principi di tutela della concorrenza e le esigenze di tutela del territorio in senso lato».

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