Il numero dei caprioli in Valle sceso da 6.771 a 4.000 esemplari “A causa dell’aumento dei lupi”
«La popolazione del capriolo ha evidenziato un incremento costante dal 2007 fino al 2018, con un massimo di 6.771 capi censiti, mentre, a partire dal 2019, per molteplici cause concomitanti, tra cui la presenza del lupo, si è riscontrato un repentino calo demografico che ha portato il numero di caprioli a stabilizzarsi intorno ai 4.000 capi». Lo ha detto mercoledì scorso, 3 aprile, in Consiglio Valle l’assessore alle Risorse naturali Marco Carrel rispondendo a un’interpellanza di Dino Planaz di Rassemblement Valdôtain. «Nel prossimo futuro, la predisposizione dei piani di prelievo annuali dovrà quindi essere caratterizzata da un approccio prudenziale. - ha proseguito Marco Carrel - I conteggi sulla marmotta vengono effettuati dal 2003 e, nel periodo preso in considerazione per la revisione del Piano venatorio, sono stati effettuati censimenti dal Corpo forestale in 13 aree campione, almeno una volta l’anno con la metodologia dell'osservazione diretta. Nel periodo 2003-2022 sono stati registrati 1.045 esemplari e non c’è evidenza di osservazioni dirette di predazioni».
«Le specie capriolo e marmotta risentono della presenza di predatori: - ha replicato Dino Planaz - il numero di caprioli aveva raggiunto un numero più che soddisfacente, ma oggi, di tutti gli ungulati che abbiamo sul nostro territorio, è sicuramente quello più debole. Sarebbe importante approfondire la tematica del prossimo Piano faunistico regionale in Commissione consiliare, in modo da avere dei dati e poter fornire anche noi delle indicazioni. Sarebbe infatti opportuno approvare un documento che dia risposte sia in termini di tutela degli animali che di corretta gestione dell'attività venatoria, un'attività che nella nostra regione rappresenta una tradizione importante ed è un modo per monitorare tutte le specie esistenti sul nostro territorio».
“Al momento non è stata rilevata la presenza dell’orso”Per quanto riguarda il possibile arrivo dell’orso anche in Valle d’Aosta, l’assessore Marco Carrel ha detto in Consiglio Valle che al momento la presenza dell’animale non è stata rilevata. «Tuttavia - ha aggiunto l’assessore Marco Carrel - negli anni passati ci sono stati alcuni avvistamenti accertati nelle valli piemontesi del Biellese. La rete di monitoraggio attualmente presente sul territorio per la gestione del lupo, permette anche di individuare l’eventuale presenza dell’orso. Gli uffici dell'Assessorato si mantengono costantemente aggiornati su quanto avviene in altre regioni: personalmente mi sono più volte confrontato in proposito con la collega della Provincia di Trento, che ha riscontrato non poche difficoltà nella gestione dei casi messi in risalto dai media. Nell’eventualità in cui dovesse essere individuata la presenza di uno o più esemplari di orso, dovremo fare riferimento alla normativa vigente che, visti i recenti sviluppi, è in fase di evoluzione».