Il notaio Giovanni Favre va in pensione nel giorno del suo 75esimo compleanno
Da oggi, sabato 31 luglio, il notaio verreziese Giovanni Favre è ufficialmente in pensione. Un traguardo che coincide con un’altra data importante, quella del suo 75esimo compleanno.
Nato ad Aosta il 31 luglio 1946, figlio unico del notaio Alessandro Favre e di Aurora Morelli, Giovanni Favre studia al Collegio San Giuseppe dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Torino dalla prima media alla terza Liceo Classico. Successivamente si laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino per poi superare al primo tentativo il concorso notarile nel 1977. Quindi il praticantato negli uffici del padre a Verrès e Pont-Saint-Martin dove, dopo aver aperto uno studio a Torino, dal 1979 eserciterà la professione. Parallelamente la vita privata lo vede sposarsi in prime nozze con Laura Thoux. Un’unione da cui nascono i i 2 figli Alessandra, avvocato, ed Andrea, imprenditore. Purtroppo Laura Thoux scompare prematuramente nel 2006. In seguito il notaio Giovanni Favre si risposerà con Cosetta Bordet. Ma quali sono i ricordi e le soddisfazioni di una così lunga e onorata carriera? «Per me tutti gli atti sono uguali, non saprei fare distinzione. - racconta Giovanni Favre - Della mia esperienza mi affascina il rapporto umano, in particolare con le persone meno informate che si affidano totalmente e con la massima fiducia nelle mani del notaio, rimettendo alla sua sensibilità scelte determinanti della loro vita. È un dato di fatto, senza voler cadere nel rimpianto del bel tempo passato, che tale rapporto fiduciario si è affievolito nel tempo: le nuove generazioni ritengono spesso di essere sufficientemente informate». Giovanni Favre aggiunge che «La professione notarile, attualmente, attraversa una fase di transizione anche per le incertezze di scelte politiche spesso contraddittorie che incidono pure sulle vocazioni professionali. Un tempo la professione notarile era molto ambita, oggi un po’ meno». Il lavoro di una vita non andrà comunque perduto con il pensionamento. «Fortunatamente i miei studi continueranno nelle mani dei miei colleghi associati, - precisa Giovanni Favre - ovvero i notai Antonio Marzani, Giampaolo Marcoz e Silvia Galliano. Sarà in particolare quest’ultima ad occuparsi dei miei studi di Pont-Saint-Martin e Verrès. La scelta fatta alcuni anni fa di costituire l’Associazione Professionale No.V.A. con questi colleghi si è rivelata particolarmente vincente. Con loro si è infatti instaurato un rapporto, non solo di lavoro, ma di sincera amicizia. L’unico rimpianto è di non essermi associato prima. Voglio poi ringraziare in modo particolare tutte le mie collaboratrici, quelle che mi hanno accompagnato alla pensione: Anna Pramotton, Alessandra Gallarato, Elisa Martinetti ed Elisa Cortese nonché quelle che in passato mi hanno sempre supportato al meglio nella mia attività lavorativa e che oggi o hanno fatto scelte professionali diverse o mi hanno preceduto nella pensione. Ho sempre beneficiato di un team molto affiatato che mi ha sostenuto al meglio nell’esercizio della mia professione e sono fiducioso che questo supporto verrà garantito al meglio ai miei colleghi assicurando alla mia clientela quella professionalità che sempre abbiamo fornito». Quale futuro attende, adesso, Giovanni Favre? «Salute permettendo - risponde - vorrei dedicare il tempo libero alla pittura e ai viaggi, dei quali sono appassionato, fermo stando l’intenzione di continuare ad offrire la mia esperienza ai colleghi, per quanto possa valere».