Il nodo delle modifiche alla legge elettorale viene al pettine dell’UV
Prima riunione del rinnovato Comité fédéral dell’Union Valdôtaine lunedì scorso, 29 luglio, ad una settimana esatta dalle votazioni del Conseil per decidere il secondo vicepresidente, il sindaco di Donnas Amedeo Follioley, ed i 5 consiglieri a completamento dell’organo: l’assessore comunale ed albergatore di Torgnon Davide Perrin, l’imprenditore e sindaco di Arnad Alexandre Bertolin, l’ex assessore e consigliere regionale Alessandro Nogara, l’assessore comunale di Aymavilles ed impiegato del Celva Daniel Tazzara, in procinto di diventare segretario particolare del presidente della Regione Renzo Testolin, e il vigile del fuoco già assessore comunale di Quart Massimiliano Lale-Démoz.
Tutti presenti per la prima riunione, con in regia il neo presidente Joël Farcoz, affiancato appunto dai vice Patrizia Morelli ed Amedeo Follioley e dal tesoriere Michel Savin, poi il presidente della Regione Renzo Testolin, il capogruppo unionista in Consiglio Valle Aurelio Marguerettaz, il responsabile delle collettività locali Michel Martinet, il deputato Franco Manes, la rappresentante della Jeunesse Valdôtaine Sylvie Hugonin e quella delle Femmes valdôtaines Nelly Celesia, oltre ai consiglieri regionali.
Il tema principale della riunione è stato quello della modifica alla legge in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Valle del 2025. Al riguardo l’ex presidente della Regione Erik Lavevaz ha esposto una relazione perché l’argomento è di primaria attualità, soprattutto per quanto attiene al numero delle preferenze da esprimere. E’ indubbio che l’introduzione della preferenza unica non sia piaciuta all’elettorato, come pure ai candidati. E non piace neppure in prospettiva, con un timore concreto di non trovare persone disponibili a fare parte delle liste, visto che è assodato come la preferenza unica favorisca lo status quo, cioè gli uscenti, rispetto al rinnovamento.
Per cambiare, passando a più preferenze, è però necessario modificare la legge con una maggioranza qualificata, quindi 24 voti rispetto agli 11 che l’Union Valdôtaine ha ora in Consiglio Valle. Pertanto è fondamentale un’aggregazione non facile, mediando e trovando una sintesi tra posizioni diverse. In primo luogo il Partito Democratico, visto che Alberto Bertin - attuale presidente dell’assemblea e non più ricandidabile per avere raggiunto il limite dei mandati - era stato il principale fautore dell’introduzione della preferenza unica. Anche il PD propende per un cambiamento, ma si limita a proporre 2 preferenze, di cui 1 di genere. Ben più ampio il ventaglio di Rassemblement Valdôtain, forza di opposizione che ha un ruolo determinante per arrivare alla modifica con i 24 voti, considerato come l’attuale maggioranza ne conti 19: Rassemblement partiva da 5 preferenze, ora è sceso a 4 con 1 di genere. Sul piatto della bilancia ha però messo la modifica del quorum di sbarramento (attualmente superarlo significa eleggere minimo 2 consiglieri) che rimane uno degli aspetti ritenuti qualificanti della legge elettorale regionale per evitare lo “spezzettamento” in Consiglio: pertanto è allo studio una sorta di premio all’interno di una coalizione, un’innovazione che potrebbe piacere a Rassemblement Valdôtain. Più difficile appare invece convincere Fabio Restano di Evolvendo, che propenderebbe per il mantenimento della preferenza unica.
Con l’arrivo di agosto ogni aspetto ufficiale della questione è rinviato a settembre, quando si riapriranno i tavoli delle non semplici trattative, considerando anche l’avvicinarsi della scadenza elettorale.