Il mondo della sanità valdostana è in lutto per il dottor Renato Bertolin

Il mondo della sanità valdostana è in lutto per il dottor Renato Bertolin
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Era un medico scrupoloso, innamorato della sua professione e, cosa ancora più importante, attento a mettere sempre il paziente al centro di tutto ciò che faceva. Perché il dottor Renato Bertolin sapeva che il rapporto umano e la fiducia in chi ha la responsabilità di curare sono un indispensabile supporto per combattere le malattie. Lui se ne è andato senza soffrire la notte di domenica 1° agosto. Aveva 65 anni. Si è addormentato sul divano del suo studio nella casa a Gignod, dove abitava da 10 anni con la moglie Fiona Villani, ed è passato dal sonno all’eternità senza accorgersene. Il suo affezionato cane Charles, un beauceron di 8 anni, lo ha vegliato fino all’alba. Ad accorgersi dell’accaduto la mattina seguente è stata la consorte che, accortasi che non era venuto a letto, è andata a controllare cosa fosse successo. Quando sono arrivati, i soccorritori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare che il suo cuore non batteva più. Il volto del dottor Bertolin però era sereno, senza ombre di dolore. Il giorno in cui il suo destino si è compiuto è stato normale, felice, come tanti altre che la coppia trascorreva assieme nel fine settimana. I coniugi avevano pranzato all’Albergo e Ristorante Mont Velan di Saint-Oyen. Rientrati in serata nella loro abitazione a Gignod, il dottor Bertolin si era appartato nel suo studio per guardare la televisione, come faceva spesso. Nulla lasciava presagire che poche ore dopo un infarto fulminante lo avrebbe strappato all’affetto dei suoi cari.

Renato Bertolin era nato ad Aosta il 14 settembre 1955, figlio unico del geometra Basile Bertolin e di Carla Solaro di Verrès, paese dove aveva trascorso gli anni giovanili. Frequentato il Liceo classico Valsalice a Torino, si era iscritto a Medicina per poi laurearsi nel 1986 e specializzarsi in Urologia 2 anni dopo. Dopo un periodo in cui prestò servizio come guardia medica in bassa Valle e al Pronto soccorso, entrò all’Ospedale regionale nel 1989 dove dal 2009 ricopriva l’incarico di responsabile della Struttura semplice di Endoscopia urologica dell’Usl della Valle d’Aosta. Inoltre esercitava la professione in intramoenia nel poliambulatorio di via Guido Rey. La sua improvvisa scomparsa ha destato profondo cordoglio nel mondo della sanità valdostana. In una nota, l’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Roberto Barmasse ricorda «Con grande affetto il dottor Bertolin, con il quale fino all’anno scorso ha condiviso importanti momenti lavorativi all’interno del presidio ospedaliero regionale». Mercoledì 4 agosto, nella chiesa di Gignod, colleghi, pazienti (oltre 700 quelli che hanno inviato messaggi di cordoglio), amici e parenti si sono stretti accanto al dolore della moglie Fiona Villani e degli affezionati figli di lei Greta e Alister Noviero, con la certezza che l’esempio professionale e umano del dottor Renato Bertolin non andrà sprecato.

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