“Il mio cane attaccato da un lupo”

“Il mio cane attaccato da un lupo”
Pubblicato:
Aggiornato:

Cosa bisogna fare in caso di incontro ravvicinato con il lupo? Lo ha spiegato bene il sovrintendente del Corpo forestale della Valle d’Aosta Franco Trèves durante la serata dedicata alla presenza del lupo che si è svolta giovedì scorso, 14 marzo, nella sala consiliare di Nus con la partecipazione di un centinaio di persone tra allevatori, cacciatori, ambientalisti e gente comune.

Di sicuro, per non incontrare il lupo durante una passeggiata in montagna sarebbe meglio parlare a voce alta. «Il lupo, infatti, teme l’uomo, quindi si allontana ancora prima di essere avvistato. - ha chiarito Franco Trèves - Se l’incontro avviene, però, è meglio fermarsi e cercare di apparire più grossi alzando le braccia o lo zaino e fare un passo verso di lui. Se il lupo non se ne va, conviene indietreggiare e continuare a parlare a voce alta, ma mai correre e scappare. Una cosa da non fare assolutamente è quella di prendere i cuccioli nella tana, tanto meno bisogna avvicinarsi al lupo se sta mangiando. Attenzione soprattutto se si cammina accompagnati da un cane femmina in periodo di calore, perché in maniera del tutto eccezionale il lupo potrebbe avvicinarsi. A questo punto, l’unica cosa da fare è togliere immediatamente il guinzaglio al cane e lasciarlo libero, indietreggiare senza interporsi tra i due animali».

Durante la serata, Steve Pervier del Corpo forestale ha poi spiegato quali sono le normative che disciplinano la gestione e il monitoraggio di questo animale, sia a livello europeo sia a livello italiano e valdostano.

Il tecnico esperto Christian Chioso ha invece posto l’accento sul fenomeno delle predazioni di animali selvatici da parte del lupo, quindi sulla consistenza demografica degli ungulati in valle d’Aosta.

«La questione è delicata - sono state le parole dell’assessore all’Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale Albert Chatrian - e bisogna affrontarla, metterci la faccia e soprattutto spiegare quali sono le azioni che possiamo eventualmente mettere in campo e in che tempi. Il lupo è una specie protetta a livello europeo e italiano. Non si può cacciare. E, pur dicendo oggi che questa specie non è più in via di estinzione, non può essere l’Amministrazione regionale a prendere decisioni in merito. Per quanto riguarda gli indennizzi agli allevatori dei capi predati, a oggi si fa riferimento alla legge regionale numero 17 del 2010 e alla deliberazione numero 254 del 2017 che mette nero su bianco il valore da indennizzare degli ovini, dei caprini e dei bovini».

A differenza del dibattito animato della settimana scorsa a Donnas, la platea di Nus è stata composta e pochi sono stati gli interventi. Tra tutti, però, a parlare della paura del lupo ha pensato l’allevatore di Saint-Marcel Simone Réan che nella serata di mercoledì è intervenuto in uno scontro tra il proprio cane e un lupo (si presume un esemplare giovane in dispersione dal branco), a pochissimi metri da casa.

«Il cane è salvo - ha raccontato l’allevatore - ma non avrei mai pensato di vivere un’esperienza di questo tipo. Io non temo questo animale, ma di sicuro temo la sua presenza vicino a casa mia, dove molto spesso mia figlia gioca all’aperto».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031