Il minorenne violentato da due pachistani conferma le accuse
Un’audizione in forma protetta, nella quale il 13enne vittima della violenza sessuale consumata nelle toilette del parcheggio coperto di via Carrel ad Aosta di cui sono accusati i due pachistani arrestati sabato 9 ottobre scorso ha confermato il racconto già reso agli agenti della Squadra Mobile della Questura. Dall’incontro con i 2 uomini, che non conosceva, fino all’alcool consumato in loro compagnia, per arrivare all’abuso subito E’ la sintesi dell’incidente probatorio, tenutosi nella mattinata di lunedì 22 novembre, al fine di evitare la deposizione a processo la testimonianza del ragazzo parte offesa nei fatti contestati a Ali Raza, 25 anni, e Usama Mazhar, 23 anni, entrambi in carcere dalla serata in cui sono finiti in manette. Uno è detenuto a Torino, l’altro a Vercelli. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Andrea Noro e Adele Murino. All’udienza ha preso parte anche il pm Manlio D’Ambrosi, che ora può avviarsi alla chiusura delle indagini. Le immagini della videosorveglianza della zona, che hanno ripreso i due indagati passare con il ragazzino, erano già state acquisite e, nel mentre, lo sono stati anche i filmati presenti sullo smartphone di uno degli arrestati. Nella ricostruzione degli agenti della Sezione “Reati contro la persona” la violenza sarebbe infatti stata filmata. L’accusa mossa ai 2 è la violenza sessuale di gruppo, aggravata da varie circostanze. Tra queste, l’età della vittima e le modalità dell’abuso. Al netto delle aggravanti, il reato è punito dal Codice penale con la reclusione dagli 8 ai 14 anni.