«Il Mercatino di Natale deve tornare al Teatro romano»
Sono soddisfatti a metà gli espositori che quest’anno partecipano al Mercatino di Natale di Aosta. Soddisfatti quelli sistemati in una posizione ottimale e amareggiati, invece, coloro che si sono ritrovati emarginati dai tratti in cui il passaggio di potenziali clienti è più intenso. La scelta dell’allestimento su 3 piazze ha influito sul successo del Marché Vert Noël “orfano” del Teatro romano, che doveva essere oggetto di lavori di riqualificazione peraltro non ancora iniziati. Così piazza della Cattedrale ha surclassato per l’affluenza di pubblico piazza Roncas, mentre piazza Caveri è la Cenerentola di questa classifica del villaggio natalizio “spezzettato” nel cuore della città.
Tra coloro che non risparmiano critiche c’è Ermanno Bonomi che nello stand “Céramiques Traditionnelles des Alpes” sottolinea di parlare in veste di imprenditore e non di presidente dell’Ascom-Confcommercio di Aosta. «Siamo molto penalizzati, - si sfoga Ermanno Bonomi - perché la nostra postazione è in piazza Caveri: bellissima, per carità, però poco favorevole al commercio. Il passaggio è stato discreto ma la gente ci chiede dov’è il villaggio natalizio e poi se ne va. Scarse le opportunità, quindi, rispetto ad altri che si trovano in posizioni migliori. A Natale è andata benino, ma se devo fare un bilancio dal punto di vista del fatturato è negativo, meno di un terzo rispetto agli standard degli anni precedenti». Un’esperienza, perciò, da dimenticare? «Assolutamente sì. - ammette Ermanno Bonomi - La peggiore di sempre». Il Marché Vert Noël resterà aperto fino a domenica prossima, 8 gennaio, tutti i giorni dalle 10.30 alle 20 (eccetto domani, domenica 1° gennaio, quando sarà accessibile dalle 15 alle 20). L’ultima settimana permetterà di recuperare le perdite? «Quello che si poteva fare ormai è stato fatto, ora restano le briciole. - risponde Ermanno Bonomi - Se fosse per me, chiuderei in anticipo».
Nella postazione in piazza Roncas dell'Association Régionale Eleveurs Valdôtains-Arev, che accoglie a rotazione gli associati, Vincent Quendoz titolare di un’azienda agricola a Jovençan, riferisce: «A causa delle condizioni meteo poco favorevoli nella settimana di Natale non c’è stata molta affluenza. Speriamo che ora arrivi più gente. Comunque non è stata un’annata felice, non so se per via della zona oppure per altre ragioni. Quel che è certo è che il mercatino di Natale diviso su 3 piazze ha penalizzato alcuni rispetto ad altri. Bisogna ritornare al Teatro romano, sia per l’ambientazione più suggestiva che per riunire in un unico luogo tutti gli espositori. Così il Marché Vert Noël è troppo dispersivo e deludente per i visitatori».
Sempre in piazza Roncas, nello chalet “Créations Charmantes” di Roberta Sabadini, che propone articoli di bigiotteria artigianale, Fabio Sagaria assicura: «È andata abbastanza bene. Molti i turisti, sia italiani che stranieri, tra i quali anche dei russi. Tutti, bene o male, hanno acquistato qualcosa. Pertanto siamo in linea con le scorse edizioni del Mercatino di Natale».
Poco oltre c'è lo chalet “Beauté et Bijoux - Fior di Ginger”. «La settimana di Natale è andata benino. Mi aspettavo molta più gente. . - commenta Lorenzina Toppan - La nuova formula di quest’anno, con la suddivisione su 3 piazze, non è stata un’idea felice rispetto a quando eravamo tutti al Teatro romano. Questa soluzione è dispersiva, la gente è disorientata e in tanti chiedono: “Il Mercatino è tutto qui?”. Fino alla fine dell’anno credo che ci sarà ancora un po’ di movimento, o almeno lo spero».
In piazza Roncas è presente pure lo chalet “Fromageries Duclos” del Caseificio artigiano di Variney a Valpelline. Hilary Hugonin sostiene che quest'anno i risultati sono stati soddisfacenti «Pur in una piazza con un’atmosfera poco natalizia, vista la scarsità di addobbi, la clientela, soprattutto locale, non è mancata, visto che siamo in un punto di grande passaggio. Il brutto tempo e il freddo della vigilia di Natale hanno sicuramente scoraggiato molti a muoversi. Al di là di questo, se il tempo sarà bello credo che lavoreremo bene fino alla Befana».
In piazza della Cattedrale e in posizione favorevole c’è invece lo chalet “Confitures Extravagantes” dell'azienda La Cascina d'Orleans di Saint-Pierre. Luigi Croce osserva: «Il Mercatino quest’anno non ha la stessa magia di quando era allestito al Teatro romano. Rispetto al Natale del 2021, forse a causa del tempo inclemente, ho notato meno gente in giro e questo ci ha penalizzati».