Il Manzetti sarà abbattuto e ricostruito Via libera all’affidamento del progetto

Il Manzetti sarà abbattuto e ricostruito Via libera all’affidamento del progetto
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La recente sottoscrizione dell’affidamento del servizio di redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo ai lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico Manzetti, in via Festaz, ad Aosta.

«La realizzazione del nuovo istituto Manzetti - evidenzia l’assessore regionale alle Opere pubbliche Carlo Marzi - valorizza l’intero progetto di recupero del Saint-Bénin. E’ un intervento che grazie alla creazione di una nuova piazza e di percorsi fruibili apre dopo lungo tempo l’area alla città, collegandola al cuore del centro storico del capoluogo, da place Deffeyes sino a piazza Chanoux e arricchendo e rinnovando l’immagine del centro. La nuova realizzazione, unita a quella del recupero del Saint-Bénin, riporta questa parte storica della città nuovamente al centro delle dinamiche culturali e sociali».

Il fabbricato è collocato in un’area di notevole importanza all’interno del tessuto urbano della città, in adiacenza al complesso monumentale Saint-Bénin, di cui è previsto il recupero come sede didattica del Convitto regionale Federico Chabod.

La progettazione è stata affidata con procedura aperta al raggruppamento temporaneo Copaco - Icis - Architetto Ianigro e Pastoret Engineering & Consulting.

Tra due distinte previsioni di intervento, ristrutturazione dell’attuale edificio o demolizione e nuova costruzione, i professionisti hanno optato per quest’ultima soluzione, che consente un’ampia flessibilità sia dal punto di vista architettonico che funzionale, e un ottenimento di elevati standard in termini prestazionali sotto il profilo strutturale e sismico, impiantistico, energetico e acustico, non comparabili con quelli ottenibili con un mero intervento di ristrutturazione, garantendo così una maggiore qualità finale dell’opera.

«L’idea principale alla base della proposta - si legge nella nota dell’Assessorato - vede la realizzazione della scuola ponendo al centro il suo rapporto con la città e con l’isolato, mettendo in rilievo l’ex priorato sullo spazio pubblico attraverso la valorizzazione di percorsi urbani fruibili e perseguendo, oltre la soddisfazione delle esigenze di carattere tecnico, che la scuola rappresenti anche occasione di creazione di valori comuni per tutta la cittadinanza».

«Il nuovo fabbricato - conclude Carlo Marzi - risulterà molto performante dal punto di vista energetico, da considerarsi quasi autosufficiente, oltre a raggiungere un alto livello di comfort anche attraverso l’ottimizzazione degli spazi e un utilizzo attento della luce naturale e delle componenti edilizie impiegate».

La proposta progettuale prevede, oltre a quattro piani fuori terra destinati alle aule, un piano interrato che ospiterà l’aula magna e una palestra fruibile anche da utenti esterni, oltre a laboratori, depositi e archivi e un piano terreno in continuità con lo spazio pubblico, destinato ai servizi amministrativi e alle aule speciali.

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